Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, per i sondaggi

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Cosa dicono i sondaggi sulle elezioni negli Stati Uniti? L’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, il 47esimo, è alle porte. La corsa a queste presidenziali è stata piuttosto movimentata, tra dibattiti, grandi campagne e discorsi pubblici negli stati chiave (quelli in bilico) e scontri anche molto accesi tra le due parti politiche. Per settimane, da quando Kamala Harris è subentrata al presidente in carica Joe Biden per i democratici, i sondaggi hanno indicato movimenti, cali e indecisioni. (Esquire Italia)

La notizia riportata su altri media

È praticamente impossibile prevedere chi vincerà nei sette Stati in bilico e andrà quindi alla Casa Bianca, anche se il candidato repubblicano sembra avere maggiori possibilità: ha il 52% delle possibilità contro il 48% della rivale democratica secondo il modello realizzato dal sito FiveThirthyEight. (Corriere della Sera)

Quando martedì 5 novembre arriverà il giorno delle elezioni, milioni di elettori statunitensi avranno già fatto la loro scelta, sia attraverso il voto anticipato di persona sia inviando le schede per posta. (Euronews Italiano)

La situazione attuale negli States è complessa, e risulta difficile fare previsioni. Tra il repubblicano Donald Trump e la democratica Kamala Harris il duello sarà all’ultimo voto, e il risultato sarà determinante nel definire la posizione che il paese assumerà nei prossimi quattro anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'Italia e l’Europa si preparino a riempire il vuoto americano

Le elezioni in America sono alla volata finale. Trump &egr… Fiamme Americane è l'osservatorio di Limes sugli Stati Uniti e sugli intrecci tra la discordia interna e la politica estera. Rubrica curata e ideata da Federico Petroni. (Limes)

Che, come si sa, sono tra le più complicate al mondo. In pratica: le ultime curve dei sondaggi elettorali americani danno Kamala Harris e Donald Trump talmente vicini nei cosiddetti swing states (talvolta si tratta di differenze dell’0,1%) – i quali con il peso del numero dei grandi elettori (di questi la Pennsylvania con 19 voti elettorali rappresenta il premio più ambito) possono piegare tutta la dinamica del voto del 5 novembre verso la vicepresidente in carica piuttosto che verso l’ex tycoon - che anche un microscopico vantaggio in una località specifica può fare da solo la differenza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il risultato delle elezioni americane sarà importante per tutto il mondo: chi mai ne dubita? Converrebbe però chiedersi in che modo, senza soggiacere alla banalità di fare di Trump e Harris due stereotipi, attribuendo, a seconda dei gusti, all’uno o all’altra un potere salvifico rispetto ai problemi che ci assediano in questo difficilemomento. (ilmattino.it)