Il grande affare di Musk: ha speso più di 250 milioni di dollari per far eleggere Trump
Il grande affare di Musk: ha speso più di 250 milioni di dollari per far eleggere Trump E' solo la spesa delle ultime settimane di corsa alla Casa Bianca, "ma il conto totale potremmo anche non saperlo mai", scrive il New York Times Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Più che un affare, un enorme investimento. Ampiamente ripagato peraltro in appena 24 ore. Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha speso più di 250 milioni di dollari nel rush finale delle elezioni presidenziali americane per far eleggere Donald Trump (Dire)
Ne parlano anche altri media
Di Silvia Vianello Questo avvertimento sulle “difficoltà temporanee” si riferisce agli obiettivi della nuova amministrazione Trump di ridurre le spese governative in programmi ritenuti non essenziali. (Economy Magazine)
Le azioni di Tesla sono cresciute di oltre il 3,6%, fino a raggiungere i 370 dollari intorno alle 11.20 (ora della costa orientale statunitense) di giovedì 5 dicembre. I fatti chiave (Forbes Italia)
Ognuno ha il suo ipocrita preferito e il mio era Fred Smith, fondatore e presidente di FedEx. Smith è un repubblicano americano vecchio stampo, 80 anni, vicino all’amministrazione di George Bush figlio e alla campagna (poi perdente) di John McCain contro Barack Obama nel 2008. (Corriere della Sera)
L'investimento del numero 1 di X e Tesla, destinato ad avere un ruolo di primo piano nella nuova amministrazione, è scritto nero su bianco nell'ultimo rapporto della Commissione elettorale federale sui finanziamenti politici: il documento dà la misura dell''all in' da parte dell'uomo più ricco del mondo nel ritorno alla Casa Bianca del tycoon. (Adnkronos)
Ai più sembrò un'iniziativa quantomeno singolare, eppure, era un segno di un'antica passione di Elon Musk per la storia di Roma ma anche per l'Italia contemporanea. (il Giornale)
Non credo che userà il potere politico per danneggiare i concorrenti della sua x. Dopo una precaria pace estiva, Elon Musk torna ad attaccare Sam Altman e a metà novembre, quando è già fisso a Mar-a-Lago, al fianco di Trump, allarga la denuncia contro OpenAI definendola «un serpente a più teste che paralizza il mercato». (Corriere della Sera)