“JE SUIS CHARLIE”: NON SOLO IERI, MA ANCHE DOMANI
Esattamente 10 anni fa, il 7 gennaio 2015, alle 11,30 di mattina un commando composto da due uomini armati di Kalashnikov fece irruzione nella sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo durante la riunione di redazione, causando una carneficina in nome di Allah: dodici innocenti rimasero uccisi. La reazione fu unanime: piazze e cortei, giornali e social, tutti abbiamo inneggiato alla difesa sempre e comunque della libertà di parola, di informazione, libertà alla satira, alla democrazia. (L'Opinione)
La notizia riportata su altre testate
Il 7 gennaio 2015 Parigi è sconvolta dalla tragedia che ha riportato nelle nostre vite, di nuovo tragicamente attuale e vicina, la violenza del fondamentalismo islamico: «Due terroristi, “nel nome di Allah”, hanno aperto il fuoco e ucciso dodici persone facendo irruzione ieri mattina nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a qualche centinaio di metri dalla Bastiglia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se leggiamo l’editoriale pubblicato dal settimanale satirico nel numero speciale uscito oggi in edicola, innanzitutto la solidità delle idee di chi lo faceva. Indistruttibili e universali, come titola il direttore Riss nel suo editoriale. (Radio Popolare)
In copertina un lettore seduto su un fucile d'assalto, intento a leggere, soddisfatto, il numero "storico" di trentadue pagine, diffuso in trecentomila copie. "La satira possiede una virtù che ci ha aiutato ad attraversare que… (la Repubblica)
Il 7 gennaio 2015 a Parigi l'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. (Fanpage.it)
Sono passati dieci anni esatti dagli attentati che il 7 gennaio del 2015 colpirono Charlie Hebdo, aprendo una stagione di terrore jihadista per la Francia. PARIGI. (La Stampa)
L'attentato del 7 gennaio 2015 fu rivendicato dall'organizzazione Al-Qaeda, che lo motivò come ritorsione per caricature del profeta Maometto pubblicate dal giornale Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)