Le pensioni? Saranno sempre più povere
Per le pensioni arriva il regalo di fine anno. A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo contributivo degli assegni. L’aggiornamento arriva ogni due anni ed è stato previsto dalla legge Dini del 1996 e poi peggiorato dal governo Berlusconi con il decreto legge 78/2010 (la riforma Tremonti-Sacconi) che ha introdotto l'adeguamento biennale dei requisiti di accesso al pensionamento e dei coefficienti di trasformazione in funzione dell'aspettativa di vita. (Collettiva.it)
Ne parlano anche altre fonti
Purtroppo dal 2025 chi vorrà uscire dal lavoro a 62 si ritroverà con un assegno finale molto più contenuto del solito. (Traderlink)
A partire da gennaio 2025, le pensioni in Italia subiranno un lieve aumento grazie al consueto meccanismo di rivalutazione automatica, che adegua gli importi erogati al tasso di rivalutazione. (InvestireOggi.it)
Per comprendere appieno le modifiche, è importante analizzare nel dettaglio le due principali misure che consentono di accedere alla pensione con soli 20 anni di contributi. Le misure in arrivo, come spesso accade, presentano un quadro articolato, con aspetti positivi per alcune categorie di lavoratori e potenziali penalizzazioni per altri. (Io Donna)
Il provvedimento, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025, si applica esclusivamente alle gestioni INPS e non coinvolge le casse professionali. Il Ministero del Lavoro ha emanato il 22 novembre 2024 il decreto che stabilisce i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo per il biennio 2025-2026, determinando una riduzione degli importi delle future pensioni contributive. (infodifesa.it)
Tuttavia, è importante sapere che il 2025 porta in dote alcuni cambiamenti che modificano il calcolo delle pensioni e, in alcuni casi, come vedremo, mettono a rischio il diritto alla pensione. Ci sono due diverse misure che permettono di andare in pensione con la stessa carriera contributiva, ma naturalmente a età differenti e con qualche diverso requisito. (InvestireOggi.it)
Nonostante gli annunci e le rassicurazioni, i numeri parlano chiaro: gli aumenti previsti per il 2025 sono irrisori e lasciano inalterata la preoccupazione per il futuro economico di chi ha lasciato il mondo del lavoro. (Ultima Voce)