Imane Khelif va in tribunale e denuncia le "molestie morali" subite: l'oro alle Olimpiadi e le polemiche

Imane Khelif, l’atleta intersex che ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel pugilato femminile tra le polemiche, si è recata al Polo del Tribunale di Parigi per presentare una denuncia per “molestie morali“. La denuncia di Imane Khelif La vittoria di Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024 Il messaggio di Imane Khelif dopo l'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 La denuncia di Imane Khelif Il quotidiano Le Monde ha svelato che la mattina dello stesso giorno della finale alle Olimpiadi di Parigi 2024, ossia venerdì 9 agosto, Imane Khelif ha depositato una denuncia contro ignoti al Polo del Tribunale di Parigi, specializzato nella lotta contro odio diffuso tramite Internet, per le “molestie morali” subite. (Virgilio Notizie)

Su altri media

Allo Stade de France stasera la pugile campionessa olimpica, icona di questi Giochi per gli attacchi di genere subiti, sfilerà con il campione dell'atletica Djamel Sedjati per rappresentare il paese nordafricano. (Il Mattino di Padova)

PARIGI 2024 Vedi anche parigi 2024 Boxe, Khelif esulta: "Dai sogni alla realtà, orgogliosa per il mio Paese" (Sport Mediaset)

La scelta di aprire un fronte giudiziario su chi ha scatenato una campagna di odio contro la pugile algerina era presa già da giorni nel suo staff ma è stata annunciata una volta superata la finale di venerdì. (la Repubblica)

Khelif va in tribunale: «Molestie morali in Rete». L'Algeria prepara la festa dopo l'oro alle Olimpiadi

Imane Khelif, pugile algerina, medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Parigi 2024, ha presentato una denuncia a Parigi per cyberbullismo aggravato, in seguito alle polemiche, amplificate on line, su questioni riguardanti il suo genere. (Open)

Ho gareggiato come donna, e su questo non ci sono dubbi". "Mi sono qualificata a pieno diritto per partecipare a questi Giochi. (Tuttosport)

PARIGI Prima dei Giochi, Imane Khelif aveva 80 mila follower su Instagram; adesso sono diventati un milione e seicentomila, una crescita sensazionale. (Corriere della Sera)