Abbandono scolastico in Italia: 431mila giovani a rischio nel 2023

Powered by Condividi questo articolo Scegli: Un allarmante fenomeno ha preso piede in Italia, con 431mila giovani di età compresa tra 18 e 24 anni che nel 2023 hanno dichiarato di aver interrotto gli studi, non conseguendo nemmeno un diploma di scuola superiore. Questo dato, emerso dall'analisi dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre, basato su informazioni provenienti da Eurostat e Istat, evidenzia una situazione critica che richiede attenzione e intervento. (Gaeta.it)

Ne parlano anche altre fonti

Sono 431mila in Italia i giovani tra i 18 e i 24 anni che nel 2023 hanno dichiarato di aver abbandonato prematuramente la scuola; al più hanno conseguito la licenza di terza media, ma successivamente non hanno concluso nemmeno un corso di formazione professionale e non frequentano alcun corso scolastico o formativo. (Zoom24.it)

In totale sono 431mila in Italia i giovani tra i 18 e i 24 anni che nel 2023 hanno dichiarato di aver abbandonato prematuramente la scuola, che al massimo hanno ottenuto la licenza media, ma non frequentano corsi scolastici o formativi e non hanno concluso nemmeno un corso di formazione professionale. (L'Unione Sarda.it)

Il dato emerge dall’ultima elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della Cgia su dati Eurostat e Istat, mentre il nuovo anno scolastico è iniziato da pochi giorni. Scuola, sono 33mila i ragazzi in Veneto che hanno deciso di non andarci più, e la loro scelta, purtroppo, li allontana dal mondo del lavoro. (ilgazzettino.it)

Scuola, 431mila giovani in Italia si fermano alla terza media. Lo studio della Cgia

Nei giorni in cui inizia il nuovo anno scolastico la Cgia di Mestre sottolinea come ben 431mila giovani si siano fermati alla terza media , senza concludere nemmeno un corso di formazione... (Virgilio)

" VENEZIA, 14 SET " Sono 431mila in Italia i giovani tra i 18 e i 24 anni che nel 2023 hanno dichiarato di aver abbandonato prematuramente la scuola; al più hanno conseguito la... (Virgilio)

L’elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della CGIA su dati Eurostat e Istat, evidenzia un tema, quello della povertà educativa, molto sentito nel Mezzogiorno, ma con una presenza altrettanto preoccupante anche in alcune aree geografiche del Nord. (PugliaSera)