L'Istat: a maggio la disoccupazione è stabile al 6,8%

Roma, 2 lug. – A maggio il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, quello giovanile sale al 20,5% (+0,1 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.Il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +34mila unità) tra gli uomini, le donne, i 15-24enni e i maggiori di 50 anni, diminuisce tra i 25-34enni ed è stabile tra i 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti). Rispetto a maggio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,3%, pari a -224mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -102mila). (Agenzia askanews)

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A maggio, dopo tre mesi di crescita, l'occupazione registra un calo dello 0,1%, (pari a -17mila unità) rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, il numero di occupati supera quello di maggio 2023 del 2,0% (+462mila unità). (Saturno Notizie)

A maggio 2024, rispetto al mese di aprile, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rileva l'Istat. (Sky Tg24 )

A maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. (Gazzetta di Salerno)

Istat: persi 17mila occupati a maggio, dopo tre mesi di crescita

Dopo la crescita delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende (soprattutto industriali) registrata dall’Inps, sempre a maggio il mercato del lavoro ha mostrato un secondo campanello d’allarme. (NT+ Lavoro)

A maggio 2024, rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati, rimangono stabili i disoccupati e aumentano gli inattivi. Lo rileva l’Istat, indicando che l’occupazione cala (-0,1%, pari a -17mila unità) per gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi, i 15-24enni e gli ultracinquantenni; cresce invece tra le donne, i dipendenti permanenti e nelle classi d’età centrali. (LAPRESSE)

A maggio 2024, dopo tre mesi di crescita del lavoro, l’occupazione registra una diminuzione (-17mila unità) che coinvolge i lavoratori dipendenti a termine, scesi a 2 milioni 879mila, e i lavoratori autonomi, pari a 5 milioni 89mila; prosegue invece la crescita dei dipendenti permanenti che raggiungono i 15 milioni 986mila. (Avvenire)