Gridare "al lupo al lupo" con Trump non è servito a nulla

Nella storia italiana delle errate previsioni sul futuro presidente statunitense rimarrà insuperabile la prima pagina del Manifesto del 3 novembre 2004. Allora il quotidiano comunista, mandando la sera prima in stampa il giornale, si basò solo sui primi exit pool che davano il candidato democratico John Kerry in vantaggio sul repubblicano George W. Bush. Il Manifesto azzardò titolo e foto di apertura del quotidiano che ritraeva un Kerry trionfante con il titolo “Good morning America”. (Tempi.it)

Ne parlano anche altri media

Ma come si permettono, zoticoni. Le parole con cui Donald Trump ha salutato una vittoria inaspettata per giornalisti, intellettuali e sondaggisti, ma non certo per i bookmakers e la Borsa. (il Giornale)

Peccato che 71 milioni di votanti se ne siano fregati, rendendo carta straccia le analisi di parte. Per mesi i talk show ci hanno detto che Donald Trump era un pericoloso reazionario. (La Verità)

Sul quotidiano debenedettiano Domani diretto da Fittipaldi, quella bandiera in fiamme durante la notte sullo sfondo di una carta geografica degli Stati Uniti è semplicemente una follia. I Graffi di Damato Così, a caldo, mentre ancora arrivano dagli Stati Uniti i dati non definitivi della vittoria di Donald Trump su Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca, lasciatemi dire che trovo esagerata quella bandiera americana in fiamme sventolata, non so se più per paura o per rabbia, sulla prima pagina di Domani. (Start Magazine)

LA FIGURACCIA DEI GIORNALISTI DEMOCRATICI

Tutta colpa della propaganda tossica e iperideologizzata di queste ultime settimane, dell’asfissiante martellamento mediatico pro Kamala, eretta dai media progressisti di mezzo mondo a neo salvatrice dell’umanità, della feroce campagna di demonizzazione contro The Donald, dipinto dagli stessi media alla stregua di un folle capace di mettere a repentaglio l’esistenza del pianeta e del genere umano nella sua interezza. (Nicola Porro)

Anche se il meglio lo dà Gianni Riotta che definisce J.D. Ma il quotidiano non se la prende solo con i membri del nuovo governo. (Liberoquotidiano.it)

Oggi, mentre Sky Tg24 trasmetteva in diretta il discorso di Donald Trump dopo la rielezione a presidente degli Stati Uniti, saltava agli occhi la figuraccia che alcuni giornalisti cosiddetti “democratici”, in giro per il mondo, avevano collezionato con i propri “wishful thinking” travestiti da analisi del caciocavallo. (L'Opinione delle Libertà)