ABKHAZIA: SI DIMETTE IL PRESIDENTE FILORUSSO
Il percorso, con tratti isterici, delle strategie russe verso le ex repubbliche sovietiche, sta portando su scenari che, tra elezioni manipolate, aspettative di autonomia, e influenze sui governi, fanno vacillare la già difficile stabilità di molte aree ex sovietiche. Così Mosca, che cronicamente manifesta atteggiamenti “ossessivi” verso la Georgia, vorrebbe condurre completamente sotto il proprio mantello la piccola Repubblica autoproclamata dell’Abkhazia, o Abcasia, che ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza da Tblisi nel 1992 (L'Opinione)
Ne parlano anche altri media
La Russia vuole far valere con prepotenza i suoi interessi nella Repubblica separatista dell'Abkhazia e ha scatenato violente proteste in questo piccolo e affascinante territorio della Georgia (per la comunità internazionale) affacciato sul Mar Nero. (L'HuffPost)
Getting your Trinity Audio player ready... Chiedono che il presidente Aslan Bzhania e il suo governo si dimettano (Dire)
La Russia esercita, da decenni, una sorta di protettorato sulla confinante Abkhazia, separatasi da Tbilisi dopo un sanguinoso conflitto armato svoltosi nei primi anni Novanta e facente parte a pieno titolo della sfera d’influenza del Cremlino nello spazio post-sovietico. (Il Fatto Quotidiano)
Forti proteste si sono verificate davanti al Parlamento della regione separatista georgiana dell'Abkhazia contro la ratifica dell'accordo intergovernativo abkhazo-russo sull'attuazione di progetti di investimento da parte di persone giuridiche russe sul territorio dell'autoproclamata Repubblica caucasica. (Corriere TV)
Di Giuseppe Gagliano e Enrico Oliari – (Notizie Geopolitiche)
Le relazioni pericolose con la Russia continuano a infiammare la Georgia, dalla capitale allo Stato separatista dell'Abkhazia, occupato da Mosca dal 2008. Almeno 14 persone sono rimaste ferite quando i manifestanti dell'opposizione si sono scontrati con la polizia dopo che i deputati si erano riuniti per discutere la ratifica delle misure che consentono ai cittadini russi di acquistare proprietà nello Stato separatista. (il Giornale)