Azerbaigian, comincia a Baku la Cop29 sul clima: sulla carta tante ambizioni

I Paesi sono chiamati a mettere in campo piani nazionali più incisivi per ridurre le emissioni. In agenda anche la portata dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo PUBBLICITÀ Lunedì, 11 novembre, prende il via a Baku la Cop29. I delegati di tutto il mondo si sono riuniti qui, per affrontare la crisi climatica e mettere in campo misure contro l'aumento delle temperature globali, nel solco degli impegni presi nell'ambito dell'Accordo di Parigi (Euronews Italiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al via a Baku, in Azerbaigian, la COP 29, la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. In apertura il neo eletto presidente della COP 29, Mukhtar Babayev, ha avvertito che il mondo viaggia verso la strada della rovina. (Il Sole 24 ORE)

Scopriamo cosa ci aspetta nella puntata di My Home My Destiny in onda il 12 novembre 2024 su Canale5. Le anticipazioni ci svelano che Nermin, grazie a Baris, riavrà il suo patrimonio! Nella prossima puntata, la famiglia di Mehdi dovrà affrontare le conseguenze di un terribile agguato. (SofiaOggi.com)

La Conferenza delle Parti sul clima (COP29), che si tiene a Baku da oggi al 22 novembre, rappresenta un momento cruciale per il futuro delle politiche climatiche globali. Al centro delle discussioni c’è l’istituzione di un nuovo sistema di finanziamenti destinati ai Paesi in via di sviluppo, che servirà a sostenere sia la riduzione delle emissioni di gas serra che l’adattamento ai cambiamenti climatici. (MeteoWeb)

My Home My Destiny dal 18 al 22 novembre: Zeynep si schiera a favore di Mehdi

BAKU – Il Pianeta malato, con una febbre che ha ormai raggiunto i famosi +1,5 gradi di temperatura media una volta considerati invalicabili, grida di dolore: ma i grandi del mondo snobberanno la Cop 29 che parte oggi a Baku, in Azerbaijan. (la Repubblica)

Nuove Emozioni Nelle Puntate di My Home My Destiny Tensione e Conflitti: La Situazione di Zeynep (SofiaOggi.com)

, e da cui sono già fuori Iran, Yemen e Libia, impegna il mondo a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi C e a proseguire gli sforzi per mantenerlo sotto 1,5 gradi C, rispetto ai livelli pre-industriali. (Il Sole 24 ORE)