Lo spiraglio del governo per i magistrati

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La Stampa INTERNO

La sorte a cui sono andate incontro le tre riforme inserite nel programma elettorale del destra centro è nota. Due delle tre sono entrare in una sorta di coma terapeutico. L’autonomia differenziata ha subito una pesante riscrittura da parte della Corte costituzionale e deve adesso passare a un nuovo vaglio delle Camere (e prim’ancora a una verifica interna alla maggioranza). Il premierato si è addormentato e corre voce che Meloni, dopo aver sperimentato in pratica che anche l’attuale premiership non è affatto debole, se solo è sorretta da volontà politica, si accontenterebbe di estendere a livello nazionale la legge elettorale delle regioni, con cui vengono eletti i governatori. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Sabato ho partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Bari, una cerimonia animata, quest’anno, a causa dei lavori in Parlamento sulla riforma della separazione delle carriere. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Allegranti Lo scontro istituzionale tra parte della magistratura e governo sale di livello. Sono indagati – per la vicenda Almasri – Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le lezioni andrebbero imparate: soprattutto dalla magistratura ma nondimeno dalla politica che cerca di riformarla. (il Giornale)

Caso Almasri, l’ultima scintilla nell’arena della giustizia che cambia

Basta leggere l'ampia rassegna stampa che alcuni giornalisti non omologati come Filippo Facci hanno raccolto su quegli anni: dalle urla negli stadi («Di Pietro, sei meglio di Pelé»), a certe copertine dei settimanali nazionalpopolari grondanti saliva ("Di Pietro facci sognare“, Tv Sorrisi e canzoni, luglio 1992). (Tempi.it)

La sceneggiata allestita da una parte della magistratura - la solita contro il ministro Nordio - è un fatto assai pericoloso perché esprime una postura poco rasserenante dei giudici. A maggior ragione se lo fanno con la Costituzione tra le mani. (Liberoquotidiano.it)

La fiducia dell'opinione pubblica nelle toghe è diminuita e la maggioranza di Giorgia Meloni, litigiosa su tanti punti, dopo il caso Almasri e il trasferimento dei migranti in Albania, si è compattata su quella che a inizio legislatura era la bandiera di Forza Italia. (Sky Tg24 )