Dominique Pélicot, drogava la moglie e lasciava che altri uomini abusassero di lei: «Sono uno stupratore»
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Le sue immagini sono ovunque, Gisele Pélicot si è fatta ripredere dai media e ha deciso di affrontare il processo a porte aperte per denunciare al mondo le atrocità che l'uomo con cui era sposata da quaranta anni è stato capace di infliggerle per lungo tempo. Adesso Dominique Pélicot ha confessato, assumendosi la responsabilità delle violenze subite dalla moglie. Al tribunale ha raccontato la sua storia. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Il caso che sta scuotendo la Francia (leggi qui) tanto da provocare la reazione indignata degli stessi uomini, che stanno firmando una petizione contro la “dominazione maschile”, si arricchisce di nuove testimonianze dopo quella della vittima Gisèle Pelicot e del marito Dominique che per 10 anni l’ha drogata per farla stuprare da sconosciuti: 51 per l’esattezza. (Milleunadonna.it)
Alla sbarra Dominique Pelicot e altre 50 persone: l’uomo è accusato di aver drogato la moglie Gisèle e di averla “offerta” a decine di sconosciuti che per quasi vent’anni hanno abusato di lei. e Omar D. (Il Dubbio)
La vicenda emerge dal processo in corso al tribunale di Avignone contro Dominique Pelicot e le decine di uomini accusati di aver abusato della donna che il marito aveva precedentemente drogato e stordito con farmaci. (Fanpage.it)
Le guardie di sicurezza del supermercato lo avevano notato mentre filmava sotto le gonne alcune clienti. Così grazie ad una serie di denunce presentate dalle donne, Dominique Pelicot è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di centinaia di video e foto degli stupri di gruppo sulla moglie. (Il Fatto Quotidiano)
Il 44enne Lionel R. alla Corte: "Non avrei mai immaginato che lei non sapesse ma sono colpevole di stupro perché quando ho visto che era priva di sensi sarei dovuto andare via ma non ho detto nulla". (Fanpage.it)
Davanti ai giudici il 71enne ha ammesso le sue colpe: "Sì, sono uno stupratore. Anzi, sono uno stupratore come gli altri in questa stanza", rivolgendosi agli altri coimputati. (EuropaToday)