Chi ha paura delle parole?
Di Alessandro Andrea Argeri “’Dissa’ non si può proprio leggere e ‘dissing’ nemmeno. Perché non torniamo a dare un nome sensato e nella nostra lingua ai fenomeni che avvengono nel nostro Paese? È orribile questo utilizzo a tutti i costi della lingua inglese”, ironia della sorte, il commento arriva da un profilo italiano ma con nome inglese. “Eppure hamburger lo chiami hamburger”, risponde un altro utente. (IlSudest)
Se ne è parlato anche su altri media
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Mercoledì 25 settembre 2024 Vladimir Putin riunisce i gerarchi e annuncia di voler abbassare la soglia per l'uso di armi nucleari, intensificando gli sforzi per dissuadere gli Stati Uniti dall'espandere gli aiuti militari all'Ucraina. (Gazzetta di Parma)
Poco prima che Volodymyr Zelensky presentasse a Washington il cosiddetto piano della vittoria a Joe Biden, da Mosca Vladimir Putin ha annunciato le modifiche alla dottrina militare russa in relazione all’utilizzo di armi atomiche: secondo la nuova versione esse potranno essere utilizzate anche in reazione a un attacco alla Russia con armi convenzionali da parte di uno stato sostenuto da una potenza nucleare. (RSI.ch Informazione)
Va presa sul serio la «nuova dottrina nucleare» annunciata da Vladimir Putin? In caso affermativo, quali conseguenze dovrebbero trarne gli europei, alle prese (forse) con la costruzione di una difesa comune? Anticipo una conclusione: per essere credibile, la difesa europea deve affrontare anche la questione nucleare, finora largamente ignorata perché «delegata» agli americani (come tante altre cose). (Corriere della Sera)
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L’intervista di Fanpage.it a William Alberque, a lungo capo del centro Nato per il disarmo: “Le regole di ingaggio proclamate da Putin non sono nuove, di fatto. Il Cremlino se ne servirà solo per ampliare il raggio e l’intensità delle minacce. (Fanpage.it)