Concordato preventivo, partite Iva che non aderiscono verso la lista nera: cosa significa

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QuiFinanza ECONOMIA

L'adesione al concordato preventivo biennale per le partite Iva non è obbligatoria, tuttavia la mancata adesione verrà di fatto sanzionata con l'inserimento in una sorta di lista nera. È stato lo stesso viceministro dell'Economia Maurizio Leo a spiegare il meccanismo: per spingere il maggior numero di liberi professionisti ad abbracciare il concordato saranno aumentati i controlli fiscali su chi dice no. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante l’incontro, esperti del settore – tra cui Pauletto, Marcolin, Favero e Longo – hanno affrontato le principali questioni riguardanti questa misura fiscale. Un tema che coinvolge una vasta platea di piccole imprese e lavoratori autonomi, chiamati a prendere una decisione entro il 31 ottobre. (Oggi Treviso)

18/E sul tema, l’Agenzia delle Entrate istituisce sei codici tributo per i versamenti dovuti per l’adesione con la Risoluzione n. Il nuovo istituto è… (Fiscal Focus)

L’Agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 48/E del 19 settembre 2024, ha istituito i codici tributo per versare, tramite il modello F24, le somme dovute per l’adesione al Concordato preventivo biennale. (Diritto Bancario)

Per chi è nei primi 5 anni di attività addirittura scende al 3%. Per i forfetari l’imposta sostitutiva è al 10%. (InvestireOggi.it)

Se le adesioni fossero particolarmente elevate, il gettito potrebbe aumentare fino a 4 miliardi. Il concordato preventivo biennale punta a un incasso compreso fra i 2 e i 3 miliardi di euro l'anno per il periodo 2024-2025. (il Giornale)