Aurora Tila, spuntano altri testimoni: «Botte sulle mani per farla cadere»
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Ci sono persone che hanno visto, altre hanno sentito, ma nessuno è riuscito a strappare Aurora Tila alla morte. La 13enne gridava, chiedeva aiuto, negli attimi che hanno preceduto il suo volo di circa otto metri da quel balconcino del settimo piano di via Quattro Novembre, a Piacenza, dove si trovava con il fidanzato. Più di una persona l’ha sentita o vista e lo ha riferito agli inquirenti: Aurora e il 15enne erano sul balcone, litigavano e lui l’ha spinta, lei si è aggrappata alla ringhiera, urlava, ma lui l’ha colpita ripetutamente sulle mani finché non ha perso la presa ed è caduta. (ilmessaggero.it)
Su altri media
(Adnkronos) – Secondo quanto appreso da Adnkronos ci sarebbero diversi testimoni che avrebbero visto l’ex fidanzato di Aurora spingerla dal balcone del palazzo di Piacenza da cui è precipitata lo scorso 25 ottobre, perdendo la vita. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Secondo quanto riportato dai media nazionali, la famiglia viveva in una villa situata in un quartiere ricco alla porte di Seattle, Lake Alice. Unica sopravvissuta alla strage una sorella di 11 anni, che al momento si trova ricoverata in ospedale e, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita. (Frosinone News)
Con una nota il Comune di Piacenza ha fatto sapere che "in nessun caso" segnalazioni di comportamenti violenti "o anche solo minacciosi" sono state fatte ai Servizi sociali né dai familiari della 13enne morta cadendo dal balcone né dalla ragazza: "Se tali segnalazioni fossero state fatte, avrebbero provveduto ad allertare le forze dell’ordine". (Fanpage.it)
È la ricostruzione della Procura per i minorenni e dei carabinieri, a quanto si apprende, di ciò che è successo la mattina del 25 ottobre a Piacenza, quando la tredicenne è morta dopo un volo dal suo balcone di circa otto metri. (Liberoquotidiano.it)
La testimonianza dell'uomo avrebbe indotto la Procura per i minorenni che coordina le indagini dei carabinieri di Piacenza a emettere il fermo nei confronti del 15enne, che ha risposto al gip. Aurora, testimone: "L'ha buttata giù lui" (Il Giornale d'Italia)
“I servizi sociali del Comune di Piacenza conoscono da tempo la situazione dell’intero nucleo familiare di Aurora – viene spiegato – e, come da disposizioni ricevute, la tengono monitorata congiuntamente agli operatori Asl. (piacenzasera.it)