I romanzi di Agata Christie riscritti per evitare offese e riferimenti etnici
Molti romanzi di una delle attrici di giallo più lette del mondo sono stati riscritti per adattarli alla sensibilità odierna. Lo rivela il Telegraph che ha annunciato che la casa editrice che pubblica i libri di Agatha Christie, sta editando le opere della grande giallista inglese per venire incontro ai gruppi etnici e ai lettori che si sentono offesi dalle allusioni e dalle annotazioni della scrittrice. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Anche i romanzi di Agatha Christie finiscono sotto la lente del revisionismo. (Sky Tg24 )
L’anima nera di Julius Streicher, gerarca nazista insuperato quanto a turpe antisemitismo, festeggia. Piange lo spettro di James Brown: da fiera rivendicazione il suo Say It Loud I’m Black I’m Proud è diventato sanguinoso insulto e presto toccherà sbianchettare le foto degli anni ’60 per impedire che il ruggente «Black is Beautiful» ferisca la sensibilità dei nuovi censori, razzisti travestiti. (Il Manifesto)
L’editore HarperCollins, fa sapere la stampa britannica, ha in parte corretto alcune opere della regina del giallo per tener conto delle sensibilità contemporanee, eliminando termini oggi ritenuti offensivi o razzisti. (L'Unione Sarda.it)
«È nei luoghi netti, candidi, ordinati, puliti, che il delitto può scatenarsi: non c’è fango per trattenere le orme», disse Padre Brown. Un bravo investigatore lo sa, non c’è criminale più pericoloso di quello che lascia il luogo del delitto perfettamente pulito. (Tempi.it)
Nel 2023 la censura si scontra con il politicamente corretto e qui entrano in gioco i sensitive readers contro Agatha Christie. Ma chi sono queste nuove figure professionali nel mondo editoriale? Si tratta di editor che non correggono soltanto i refusi presenti nel testo, ma sono incaricati di identificare e segnalare quei passi, frasi, o interi dialoghi che possano contenere espressioni ritenute offensive nei confronti di minorità etniche, linguistiche o culturali. (Il Digitale)
Di Redazione online Anche Agatha Christie non supera l’esame del politicamente corretto. Poche settimane dopo le polemiche sulle revisioni linguistiche e le correzioni nei libri di Roald Dahl e di Ian Fleming in nome di una nuova sensibilità comune, una nuova se ne apre sui romanzi della regina del giallo. (Corriere della Sera)