Eden Recensione

Eden Recensione
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Un thriller diabolico all'interno della micro società di esseri umani insediati per cambiar vita in un'isola sperduta. Ma anche dramma grottesco e molto altro, sempre in toni cupi. Eden è forse il più inconsueto film di Ron Howard, che ha aperto il Torino Film Festival. La recensione di Mauro Donzelli. Un oggetto inconsueto nella categoria di un regista, Ron Howard, spesso impegnato a smussare gli angoli e a testimoniare chi ha valorizzato quanto aveva a disposizione per cambiare le proprie vite e quelle altrui con azioni esemplari. (ComingSoon.it)

Su altre fonti

Il regista americano, democratico di lungo corso, è preoccupato della piega che ha preso la politica americana, soprattutto dopo la vittoria di Trump, un ulteriore tassello di un mondo che, a suo giudizio, sta diventando sempre più minaccioso: “Siamo nel bel mezzo di una nuova rivoluzione industriale, l’impatto delle nuove tecnologie è ancora lontano dall’essere compreso a pieno, l’equilibrio con la natura è alterato. (cinematografo.it)

Il film di Paola Cortellesi sarà proiettato gratuitamente al Magic Vision, l’iniziativa di Katia Iorio per riflettere su temi di violenza domestica e dipendenze: “Daremo visibilità agli invisibili di questo tempo” (Impresa Italiana)

Dopo aver flirtato con il cinema mainstream, realizzando dei Blockbuster solidi ma anonimi, il regista americano ha deciso di ritornare a percorrere il sentiero delle storie vere, come aveva già fatto in precedenza con A Beautiful Mind e Apollo 13. (CiakClub)

C’è ancora un domani, il film di Cortellesi con ingresso gratuito al Magic Vision

Da una parte c’è l’idealismo del dottor Ritter e della compagna Dora, dall’altra il pragmatismo sociale di Margaret e Heinz e, in mezzo, la rapacità coloniale della «baronessa» Eloise: chi riuscirà a scamparla? In un film interpretato –tra gli altri- da Jude Law, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e una conturbante Ana de Armas, ad andare in scena sono soprattutto meschinità e ipocrisie ammantate da principi e diritto alla sopravvivenza. (Corriere della Sera)

Il regista — che ha aperto il Torino Film Festival con Eden — ha un legame artistico con il prossimo videpresidente, J.D. Ma sono un cittadino di un Paese democratico ed è il momento di fare del nostro meglio e guardare al futuro». (la Repubblica)

“È davvero un grande onore essere qui in questa città e ricevere questo premio, ma da regista vedere il mio film proiettato su questo grande schermo e davanti a questo grande pubblico mi rende anche terribilmente nervoso” ha detto. (Agenzia askanews)