Il caos della manovra conferma: i parlamentari ormai contano poco o nulla
Anche quest’anno, l’esame della legge di bilancio è stato caotico e confinato in Commissione, mentre l’Aula della Camera si è limitata a dare un unico voto di fiducia su un testo composto da centinaia di pagine e il Senato a fare una mera ratifica. Cerchiamo di analizzare cause, responsabilità e possibili rimedi di questa prassi inaccettabile e sostanzialmente incostituzionale. La legge di bilancio è - con i decreti legge, che scadono dopo 60 giorni - l’unico provvedimento che ha una data certa di approvazione, il 31 dicembre (altrimenti scatterebbe l’esercizio provvisorio, che in realtà non sarebbe un dramma, anzi porterebbe risparmi). (L'HuffPost)
La notizia riportata su altre testate
Il voto finale è previsto stasera verso le 22,30, dopo l’esame degli ordini dl giorno e la Nota di Variazioni al bilancio.Aumento dal 2025 del requisito contributivo per accedere al pensionamento anticipato a 64 anni,possibilità di aumentare volontariamente il montante contributivo per chi inizia a lavorare nel 2025, proroga per quota 103, opzione donna e Ape sociale. (Agenzia askanews)
Il testo poi andrà al Senato per l’approvazione definitiva il 28 dicembre. Con Forza Italia e la Lega che tornano a dividersi su una proposta di modifica del Pd che chiede di andare avanti sulle multe no vax. (Il Nord Est)
Sono stati 204 i voti favorevoli, 110 i contrari e 6 le astensioni (Open)
Grimal… ROMA – Cosa ci fanno insieme, nella stessa aula, il deputato di Avs Marco Grimaldi con indosso una kefiah arancionera in solidarietà al popolo palestinese e il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, vestito di tutto punto in versione dandy? Alle tre di notte discutono della riformulazione dell’emendamento alla manovra numero 89.03, a firma Lega. (la Repubblica)
La Camera ha approvato la terza legge di bilancio del governo Meloni. Nel voto finale sul provvedimento i sì sono stati 204, i voti contrari 110. (Secolo d'Italia)
Un altro passaggio alla Camera, il Consiglio dei Ministri all’ora di cena, per la Nota di variazione al bilancio, e ancora sui banchi di Montecitorio per il voto conclusivo sulla Legge di Bilancio. Dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in tutto questo, una dichiarazione di soddisfazione per la sentenza su Salvini, ma non una parola sulle tante polemiche scoppiate durante l’esame della manovra. (Corriere della Sera)