L'allarme: mancano 450 infermieri e nei prossimi 15 anni ne andranno in pensione 1.956
TRENTO. Sono pochi, sono pagati molto meno rispetto alla gran parte delle nazioni europee, sono mediamente anziani, visto che tantissimi andranno in pensione a breve. Ancora: il lavoro è poco attrattivo, considerato che i posti a disposizione nelle Università non vengono coperti, ma è estremamente richiesto, in virtù anche delle novità che porterà il Pnrr. Stiamo parlando degli infermieri e questo è l'inquietante quadro che esce dalla analisi della Fondazione Gimbe, che commenta i dati sulla professione infermieristica presentati al Congresso Nazionale Fnopi di Rimini (l'Adige)
Su altre fonti
La media italiana, infatti è di 5,13 infermieri ogni 1000 abitanti, anch’essa tra le più basse dell’Unione. Gli stipendi degli infermieri italiani sono tra i più bassi in Europa e sono sempre meno gli operatori attivi sul territorio. (Il T Quotidiano)
“La carenza di infermieri in Italia, come evidenzia anche il rapporto della Fondazione Gimbe, è ormai una realtà, con evidenti disparità su molti fronti rispetto agli altri paesi europei. (Milano Finanza)
Intervenuto ai microfoni di ‘E’ Tv Rete 7′, Sam Beukema, difensore del Bologna accostato al calciomercato Inter come possibile rinforzo per la prossima stagione, ha smorzato le voci che lo avevano avvicinato ai nerazzurri negli ultimi mesi. (InterNews24.com)
In Umbria per colpa del payback hanno già chiuso aziende storiche, con un impatto sull’occupazione e la competitività del territorio già molto preoccupante”. (Il Giornale d'Italia)
Infermieri e Oss puntano in particolare il dito contro i salari troppo bassi e gli straordinari 'forzati' causati dalla cronica carenza di personale. Così gli infermieri aderenti al sindacato 'Nursing up' hanno protestato giovedì 27 marzo davanti alla sede della Giunta regionale, in disaccordo con le politiche dell'esecutivo in materia di sanità pubblica. (MilanoToday.it)
Gli stipendi degli infermieri in Italia restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti che in rapporto al costo della vita. Una condizione che rende questa professione “sempre meno attrattiva per le nuove generazioni”, come evidenzia la Fondazione Gimbe. (Qui Salute)