Cop29, il futuro del clima snobbato dai leader mondiali: cosa aspettarsi?
Ha aperto i battenti in Azerbaigian la Cop29 di Baku, che brilla per l’assenza dei leader e ha un convitato di pietra, Donald Trump, appena rieletto Presidente degli Stati Uniti e che ha già promesso il nuovo addio degli Usa agli accordi di Parigi. “Ma, al di là di Trump, ci sono tutti gli altri che hanno firmato l’accordo e la Ue che porta a Baku una posizione condivisa“, avverte Luigi di Marco dell’Alleanza italiana dello Sviluppo Sostenibile (AsViS), “e poi non dimentichiamo le ambiguità di Trump e di Elon Musk che produce le auto elettriche”. (Agenda Digitale)
La notizia riportata su altre testate
I pochi leader occidentali sbarcati in Azerbaigian, stretto a nord dalla Russia e a sud dall’Iran, si fermano il tempo di leggere il discorso, stringere qualche mano, magari in vista di nuovi accordi sul gas, e fuggire altrove. (Corriere della Sera)
E’ arrivata con un discorsetto probabilmente scritto da qualcun altro, ma che ben rifletteva la posizione del governo sulla transizione ecologica: l’energia rinnovabile, lungi dall’essere centrale nel raggiungimento della neutralità climatica, per Meloni, alla COP29, diventa quasi residuale. (Il Fatto Quotidiano)
Gli esperti incaricati dalle Nazioni Unite stimano che il fabbisogno di finanziamenti per il clima per i Paesi in via di sviluppo (esclusa la Cina) ammonterà a 2,4 trilioni di dollari all'anno entro il 2030, suddivisi come segue: Di cosa hanno bisogno i Paesi in via di sviluppo? (la Repubblica)
La vittoria di Donald Trump non è un buon segno per chi propone ricette ambientaliste contro il cambiamento climatico. Nel 2017 il tycoon fece uscire gli Usa (poi rientrati nel 2021) dagli accordi di Parigi e il Wall Street Journal ha già scritto che il neopresidente ripeterà la scelta, firmando un ordine esecutivo il 20 gennaio: giorno in cui entrerà in carica. (Italia Oggi)
Il nuovo obiettivo comune di finanza climatica (Ncqg), il tema di questa Conferenza delle parti, comincia, così, a prendere forma. O meglio, è uscita dalle stanze dei negoziatori, e ha preso la forma di un documento ufficiale, uscito nella mattinata di mercoledì 13 novembre. (WIRED Italia)
"Comunicherò al presidente eletto Trump l'importanza per la nostra sicurezza comune, come le loro basi nelle Isole Marshall, di prendere sul serio la crisi climatica. Il commissario Wopke Hoekstra si è anche impegnato a rendere più competitiva l'industria europea dell'energia pulita, perché la decarbonizzazione non è solo una strategia climatica ma anche economica e di crescita (Euronews Italiano)