Rebibbia, droga, pizze e birre in carcere: 41 a rischio processo. Anche agenti di polizia penitenziaria e un medico

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it INTERNO

Cellulari, droga, e persino pizze e birre recapitati illegalmente all'interno del carcere di Rebibbia. È quanto emerge dalle conclusioni di un'indagine che coinvolge 41 persone, tra cui agenti delle forze dell'ordine e un medico. I reati contestati vanno dall'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga alla corruzione. La ricostruzione I fatti risalgono principalmente al 2020, anno in cui alcuni detenuti riuscivano non solo a fare uso di cellulari all'interno del carcere, ma anche a ricevere beni di consumo insoliti per un istituto penitenziario. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Cosa è successo I fatti risalgono al 2020. (Sky Tg24 )

Tra gli indagati anche uno dei medici della struttura Le indagini attualmente in corso e coordinate dal pm della Dda Carlo Villani, sono state portate avanti dagli agenti della polizia penitenziaria e dai poliziotti del commissariato di Tivoli. (Paolo Gianlorenzo)

L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti all'interno del carcere romano (LAPRESSE)

Droga, cellulari, pizza e birre nel carcere di Rebibbia. Sono i beni introdotti illegalmente nel penitenziario di Roma e finiti nelle indagini del sostituto procuratore della DDA di Roma, Carlo Villani. (Latina Tu)

Le indagini, coordinate dal pm della Dda Carlo Villani, sono state svolte dagli agenti della Penitenziaria e dai poliziotti del commissariato di Tivoli. Cellulari, droga, pizze e birre recapitati nel carcere di Rebibbia, a Roma. (Repubblica Roma)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)