VIDEO | Liam e Noel Gallagher e il nuovo trailer di Oasis: Supersonic

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ROMA – A quindici anni dallo scioglimento della band leggenda della musica rock contemporanea, Liam e Noel Gallagher ridanno vita al fenomeno Oasis (Wonderwall, Talk Tonight, Stop Crying Your Heart Out) con 14 concerti che si terranno la prossima estate in Inghilterra e Irlanda. Per prepararsi alla reunion, ritorna al cinema solo il primo documentario ufficiale sui fratelli Gallagher: Oasis: Supersonic (The Hot Corn Italy)

La notizia riportata su altre testate

«Abbiamo notato» scrivono gli Oasis sui social «che da quando è partita la prevendita c’è chi tenta di vendere i biglietti sul mercato secondario». Con un messaggio pubblicato sui social, il gruppo ha messo in chiaro che qualunque biglietto che verrà comprato (la vendita si è aperta oggi) e che verrà rivenduto a prezzo maggiorato sarà annullato, non specificando tramite quali sistemi. (Rolling Stone Italia)

Dopo un'ora ci sono già biglietti sui siti di secondary ticketing a cifre oltre l'immaginabile. File virtuali interminabili, sold out della data un istante prima dell'acquisto. (Fanpage.it)

Il caos domina nella corsa ad accaparrarsi una data dei concerti che saranno a luglio e agosto 2025 in Irlanda e in Inghilterra. È delirio per l'acquisto dei biglietti per i concerti degli Oasis, polverizzati in poche ore, dopo l'annuncio della reunion dei fratelli Gallagher, a 15 anni dalla rottura. (La Stampa)

Per lo stadio di Wembley a Londra si va da 74 pound (87 euro) a 506 (oltre 600 euro). I prezzi per il Principality Stadium di Cardiff partono da 73 pound (86 euro), al Murrayfield Stadium di Edimburgo da 74 (87 euro). (Radio Monte Carlo)

Trailer (MYmovies.it)

Molti ricordi in questi giorni sono stati condivisi dai fan, altri hanno ripreso in mano i vecchi cd e i vinili per festeggiare la notizia del ricongiungimento dei fratelli Gallagher. Se da un lato Tommaso Paradiso e Noemi hanno già dichiarato che faranno carte false per essere presenti almeno ad una delle tappe nel Regno Unito, dall’altra Cesare Cremonini ha condiviso sui social un ricordo personale, risalente al 1994. (Il Fatto Quotidiano)