Hong Kong, Lai testimonia al processo: "Mai chiesto a Usa di intraprendere azioni"

L'imprenditore è accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti L’ex editore di Hong Kong Jimmy Lai ha iniziato a testimoniare nel processo in cui è coinvolto. L’imprenditore, accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti, ha raccontato in tribunale dei suoi incontri nel 2019 con l’ex vicepresidente statunitense Mike Pence e l’ex segretario di Stato Mike Pompeo durante le proteste anti-governative a Hong Kong. (LAPRESSE)

Su altre fonti

I media locali hanno diffuso il video del furgone della polizia sul quale l’attivista è arrivato in tribunale. L’ex editore e attivista di Hong Kong Jimmy Lai ha iniziato a testimoniare nel processo in cui è coinvolto. (LAPRESSE)

Tutto quello che restava del fronte democratico di Hong Kong ora ha vita solo nelle aule di tribunale e nelle carceri. A più di 1400 giorni dall’arresto degli attivisti del gruppo dei “47 di Hong Kong”, ieri è arrivata la condanna per 45 di loro con pene fino a 10 anni di carcere. (il manifesto)

Non più davanti ai cortei con centinaia migliaia di cittadini che fino al 2019 hanno cercato di fermare la morsa cinese sull’autonomia della City, ma nell’aula del tribunale che lo sta processando per «cospirazione, collusione con potenze straniere e pubblicazione di materiale sedizioso». (Corriere della Sera)

Hong Kong, 45 attivisti per la democrazia condannati per sovversione

Duecentoquarantacinque anni e cinque mesi di carcere. Il braccio giudiziario del regime di Hong Kong, teleguidato da Pechino, ha seppellito ieri il movimento democratico della città sotto una valanga di sentenze durissime, condannando 45 tra attivisti, giornalisti e politici per il reato di «cospirazione al sovvertimento del potere statale», con pene che vanno dai quattro ai dieci anni di prigione. (Tempi.it)

La West Kowloon Court di Hong Kong ha emesso condanne per il reato di sovversione fino a 10 anni di carcere nei confronti di cinque attivisti pro-democrazia che nel 2020 avevano promosso le primarie non ufficiali in vista delle elezioni parlamentari. (Lettera43)

Sono accusati di aver violato la controversa legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha imposto nel 2020 all'ex colonia britannica (ora regione ad amministrazione speciale cinese). Le pene arrivano fino ai 10 anni di carcere (Sky Tg24 )