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Meritocrazia Italia: nella riforma della giustizia penale non si trascurino questioni chiave

Meritocrazia Italia oggi reputa indispensabile intervenire sulle disfunzioni generate dall’attuale impianto normativo, e rinnova l’attenzione su altre criticità esistenti da lungo termine e del tutto trascurate
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Ulteriore dilazione dei tempi previsti per le modifiche al sistema Giustizia.

Le promesse sono tante.

Si apprezza in particolare l’approccio garantista con il quale si affronta il tema delle misure cautelari, anche con riferimento allo spostamento dell’interrogatorio in un segmento temporale antecedente alla restrizione. Ciò comporterebbe un’accelerazione sul piano processuale che eviterebbe inutili restrizioni temporanee.

Tante, però, anche le questioni che restano fuori dal raggio di attenzione: dall’abuso d’ufficio alla separazione delle carriere, la cui trattazione è slittata a fine anno.

Alla luce delle ultime novità intervenute nel processo penale, andrebbe rivista poi l’ammissibilità della impugnazione della sentenza condizionata alla rinnovazione della elezione di domicilio e, in caso di imputato assente in primo grado, al conferimento di un nuovo mandato difensivo, disposizione che rischia di recidere il diritto di difesa (o di appello) nei processi in cui vi sia stata la nomina di un difensore di ufficio.

Neppure la riforma della prescrizione può più attendere, soprattutto in considerazione di un possibile ritorno al vecchio regime, molto più funzionale e pratico (anche per superare la crisi derivante dal sovraffollamento carcerario).

Meritocrazia Italia oggi reputa indispensabile intervenire sulle disfunzioni generate dall’attuale impianto normativo ma rinnova l’attenzione su altre criticità esistenti da lungo termine e del tutto trascurate.

In particolare:

- il reato di abuso di ufficio, per il quale sia prevista l’esclusione della punibilità di chi ha agito nell’ambito dei margini di discrezionalità riconosciutigli da norme e regolamenti, e la non punibilità di chi abbia agito a esclusivo vantaggio della p.a., purché dal fatto non sia derivato ad altri un danno ingiusto;

- il processo penale telematico (PPT), che dovrebbe consentire una corrispondenza biunivoca tra parte privata e pubblica, dove l’avvocato non sia solo destinatario di atti ma abbia la possibilità di accedere al fascicolo telematico e depositare atti, istanze, impugnazioni, e possa chiedere – ove non ci siano momenti di contraddittorio che richiedano la presenza fisica per salvaguardare i principi di oralità e concentrazione del rito penale – la partecipazione a distanza;

– le indagini preliminari, per un sistema che affermi la certezza dei termini di durata delle indagini, con la previsione di sanzioni processuali in caso di mancato rispetto da parte del PM, essendo del tutto inadeguata la sola previsione di sanzioni di tipo disciplinare;

– i riti alternativi, con potenziamento di quelli con finalità deflattiva, realizzando un equilibrio tra premialità ed esigenze di economia processuale.

Stop war.

Roma, lì  11 Maggio 2023                       

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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Nicola Barbatelli
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