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Salute e Benessere

TUMORE ALLA PROSTATA: UNA SOLA BIOPSIA MIRATA E LA CHIRURGIA ROBOTICA ANCHE PER LA NEOPLASIA IN STATO AVANZATO

Dal 9° Congresso Nazionale UrOp - Urologi dell'Ospedalità Privata, Abano Terme (PD) 22 - 24 maggio 2014 – anticipate in una conferenza stampa a Milano le novità sulla diagnosi precoce e la chirurgia robotica per il tumore alla prostata che colpisce in Italia circa il 30% degli e novità sulla diagnosi precoce e la chirurgia robotica per il tumore alla prostata che colpisce in Italia circa il 30% degli uomini over-50.
Milano , (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) BIOPSIA MIRATA IN RMN. “L’indagine sulla presenza del carcinoma alla prostata”, dice il dottor Angelo Porreca, Direttore dell’ Unità Operativa di Urologia del Policlinico di Abano Terme,”ha oggi raggiunto importanti livelli di maggior sicurezza per il chirurgo e minor disagio per il paziente. Oggi, grazie alla Biopsia Prostatica Mirata in Risonanza Magnetica, è possibile effettuare una biopsia mirata nel punto esatto in cui si trova e cresce il tumore. Se la risonanza evidenzia un nodulo sospetto la biopsia viene eseguita direttamente durante la risonanza. Fino ad oggi la biopsia veniva guidata dall’immagine ecografica, che non riesce a distinguere il tessuto neoplastico da quello normale (ecograficamente il tumore ha lo stesso aspetto del tessuto normale). Senza l’ausilio della risonanza magnetica le biopsie alla ricerca della malattia si effettuavano con numerosi prelievi multipli (anche più di 20 ) per aumentare la possibilità di individuare il cancro. La nuova tecnologia diagnostica risparmia al paziente il disagio dei multipli prelievi, riduce il rischio infezioni e aumenta il potere diagnostico della biopsia. Una tecnica assolutamente all’avanguardia, che sarà presentata in anteprima italiana proprio al congresso UROP”
ROBOTICA PER LE FORME AVANZATE. Grandi speranze anche per quei pazienti che a causa di tumori più avanzati non erano prima candidati alla chirurgia robotica, che ora grazie all’impiego di visori tridimensionali e di microstrumenti capaci di rotazioni a 360 gradi consente di asportare la prostata “senza tagli” attraverso piccoli fori praticati nell’addome. “La più recente robotizzazione”, precisa il dottor Angelo Porreca, “permette ora di asportare la neoplasia e nel caso sia necessario anche i linfonodi (la via attraverso la quale la malattia si propaga ad altri organi). A fronte di un intervento oncologicamente adeguato il paziente può avere tutti i vantaggi sia in termini di ridotta invasività che in termini di recupero funzionale che la chirurgia robotica offre”.


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