«Affaire Mollicone», Meritocrazia Italia: l’informazione è una questione seria, non una bagarre politica

Meritocrazia Italia insiste nella promozione del nuovo t.u. per la regolazione della gestione delle piattaforme di condivisione, già pubblicata nei mesi scorsi con diversi comunicati e sottoposta all’attenzione delle Istituzioni, e chiede che sia data la migliore attuazione al Codice di condotta delle piattaforme social
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Da un’intervista emerge l’idea del Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati di comporre una legge che imponga di garantire la veridicità delle notizie divulgate. Una dichiarazione letta da molti come l’intenzione di ‘mettere un bavaglio alla stampa’.

Sarebbe facile liquidare l’«affaire Mollicone» come l’ennesima bagarre politica, ma la realtà è molto più seria perché rende evidenti i sintomi della gravissima situazione in cui versa il Paese a livello mediatico.

Non ci si può, però, nascondere dietro un dito.

Notizie spesso contrastanti, prive di fondamento fattuale, diffuse con tecniche di comunicazione volte soltanto a sollevare clamore mediatico e generare suggestione, per pilotare l’opinione pubblica nell’una o nell’altra direzione e raccogliere visibilità.

La politicizzazione di certa stampa e l’infedeltà con la quale è svolta da molti l’importantissima funzione giornalistica sono un fatto. Un fatto gravissimo, perché mina la consapevolezza dei cittadini, la libertà di partecipazione e la stessa base democratica del Paese.

Senza contare il fenomeno dilagante delle fake news e del clickbating.

La stessa Commissione europea evidenzia la situazione, tanto da promuovere il rafforzamento del Codice di buone pratiche sulla disinformazione.

Meritocrazia Italia, da sempre particolarmente attenta al corretto utilizzo del potere informativo, specie esercitato con mezzi di carattere telematico, a larghissima fruizione, insiste nella promozione del nuovo t.u. per la regolazione della gestione delle piattaforme di condivisione, già pubblicata nei mesi scorsi con diversi comunicati e sottoposta all’attenzione delle Istituzioni, e chiede che sia data la migliore attuazione al Codice di condotta delle piattaforme social, per il contrasto alla diffusione della disinformazione online, che impone alle piattaforme di adottare misure efficaci per prevenire la diffusione di contenuti falsi e manipolati, migliorando la trasparenza e il servizio reso ai propri utenti.

Si invocano maggiori controlli sulle fonti, ma soprattutto si invoca maggiore responsabilità da parte di tutti, soprattutto da parte di giornalisti e organi di diffusione delle notizie, per una maggiore cura nella scelta delle modalità di comunicazione e una maggiore onestà intellettuale.

Stop war.

Roma, lì 16 Gennaio 2024                      

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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