700… ma non li dimostra. Esce il nuovo saggio su Dante: “Esplorando Dante e la Commedia”

Pubblicato, a cura della Mauna Loa Edizioni, il saggio di Paolo Montanari: “Esplorando Dante e la Commedia”. Il saggio non ha intenzioni celebrative per i 700 anni, bensì è una esplorazione nel mondo dantesco con spirito divulgativo. Un viaggio riflessivo tra citazioni critiche e bibliografiche, percorrendo passi della Commedia e la sua influenza sul panorama letterario e culturale europeo e internazionale.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

“Esplorando Dante e la Commedia” è una esplorazione nel mondo dantesco in chiave contemporanea del pensiero e dell'opera di Dante Alighieri: i rapporti con Firenze, la poesia, la politica;  un raffronto tra Dante, Petrarca e Boccaccio; il ruolo dei personaggi danteschi nell'immaginario collettivo del  cinema, del teatro, delle arti visive e delle espressioni artistiche di poeti e scrittori come Pound e Borges. Un viaggio complesso e affascinante, curato da Paolo Montanari, giornalista e studioso di Pesaro, che afferma: “E’ stato un lungo lavoro di selezione di fonti e testi, per poter offrire al lettore nuovi spunti di riflessione su Dante e sulla sua opera che, a distanza di secoli, mantiene una estrema modernità”.   Ecco l'incipit: "Scrivere un saggio su Dante, a 700 anni dalla morte, non ha un significato celebrativo, bensì l’intento di voler rivisitare in chiave contemporanea il pensiero e l’opera di Dante Alighieri. Un compito arduo, che non può esimere dalla conoscenza degli studi danteschi fra Ottocento e Novecento, di cui il riferimento principale va all’inglese Edward Moore (1835-1916), che ha dato il via a un’esplo-razione innovativa degli antichi codici danteschi. Si tratta di studi ancora oggi di assoluta importanza, contenuti nel suo “Studies in Dante”: sulle Sacre Scritture, sull’a-stronomia e la geografia di Dante, su Beatrice, e sul-l’ampia sistemazione delineata nella classificazione dei peccati nell’Inferno e nel Purgatorio. Partendo dunque da questa basilare citazione di Edward Moore (“Studi su Dante”, Salerno Editrice 2015), iniziamo il nostro percorso nel mondo dantesco". 

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