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Pescara rafforza i servizi per le categorie svantaggiate aumentate del piu 50% il numero dei nuovi poveri

Povertà e marginalità sociale: Pescara rafforza i servizi per le categorie deboli
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Pescara – In un periodo segnato da crescenti difficoltà economiche e disuguaglianze sociali, il Comune di Pescara si mobilita per rispondere alle esigenze delle fasce più fragili della popolazione. Con un piano di interventi mirato a contrastare la povertà e l'emarginazione sociale, l’amministrazione cittadina punta a rafforzare i servizi di assistenza, offrendo un supporto concreto a chi vive situazioni di disagio.

Un piano integrato per le categorie deboli

Al centro del progetto c’è un approccio integrato che mira non solo a fornire aiuti immediati, ma anche a promuovere percorsi di inclusione sociale e autonomia. L’iniziativa, che coinvolge enti pubblici, associazioni di volontariato e il terzo settore, si articola in diverse misure strategiche:

  1. Potenziamento dei centri di ascolto e accoglienza: Il Comune ha annunciato l’apertura di nuovi spazi dedicati all’ascolto e all’accompagnamento delle persone in difficoltà. Questi centri offriranno assistenza psicologica, consulenza legale e supporto per l’accesso ai servizi pubblici.

  2. Sostegno alimentare: È stato incrementato il finanziamento per i banchi alimentari gestiti dalle associazioni locali, con una distribuzione mensile che raggiunge circa 1.200 famiglie. Un passo importante per contrastare la crescente insicurezza alimentare registrata negli ultimi anni.

  3. Interventi per i senzatetto: Per affrontare l’emergenza abitativa, soprattutto durante i mesi invernali, è stato ampliato il numero di posti letto nei dormitori e avviato un piano di housing sociale, che prevede l’assegnazione temporanea di alloggi comunali.

  4. Progetti di reinserimento lavorativo: Il Comune ha attivato un protocollo con le imprese locali per incentivare l’assunzione di persone in situazioni di marginalità, attraverso tirocini formativi e contratti a termine.

Lotta alla povertà educativa

Un altro focus fondamentale riguarda la povertà educativa, che colpisce soprattutto i bambini delle famiglie a basso reddito. Con l’obiettivo di garantire pari opportunità, il piano comunale prevede:

  • Sostegno scolastico: Aiuti economici per l'acquisto di libri, materiali didattici e dispositivi digitali, oltre all’istituzione di doposcuola gratuiti in collaborazione con le scuole locali.
  • Accesso allo sport e alla cultura: Progetti volti a garantire la partecipazione gratuita ad attività sportive, corsi di musica e laboratori creativi, per promuovere l’inclusione e lo sviluppo personale dei più giovani.

La voce delle istituzioni

“Non possiamo permettere che qualcuno venga lasciato indietro. La nostra priorità è sostenere chi vive in condizioni di difficoltà, offrendo non solo aiuti materiali, ma anche strumenti per costruire una vita dignitosa,” ha dichiarato il sindaco di Pescara, Carlo Masci, durante la presentazione del piano.

L’assessore alle politiche sociali, Nicoletta Di Nisio, ha aggiunto: “La pandemia ha amplificato le disuguaglianze già presenti nel nostro territorio. Oggi, più che mai, dobbiamo agire in maniera concreta per ridurre il divario sociale e restituire speranza a chi ne ha più bisogno.”

Il ruolo delle associazioni

Un contributo essenziale arriva dal ricco tessuto associativo pescarese. Organizzazioni come la Caritas, il Banco Alimentare Abruzzo e le cooperative sociali locali svolgono un ruolo chiave nella distribuzione degli aiuti e nell’organizzazione di percorsi di inclusione.

“La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per rispondere alle emergenze sociali in modo efficace. È un lavoro di rete che mette al centro la persona, le sue difficoltà, ma anche le sue potenzialità,” spiega Marco Paciotti, responsabile della Caritas locale.

Le sfide future

Nonostante gli sforzi, le sfide restano molteplici. Secondo un rapporto dell’ISTAT, il 9,4% delle famiglie abruzzesi vive in condizioni di povertà assoluta, con un’incidenza particolarmente alta nei nuclei con minori. A ciò si aggiungono i problemi legati alla disoccupazione e all’accesso ai servizi sanitari per le fasce più vulnerabili.

L’amministrazione comunale ha sottolineato la necessità di ulteriori finanziamenti regionali e statali per garantire la sostenibilità delle misure avviate.

Conclusione

Il piano di Pescara per combattere la povertà e la marginalità sociale rappresenta un importante passo avanti nella tutela delle categorie deboli. Tuttavia, la strada per ridurre le disuguaglianze è ancora lunga e richiede un impegno costante, non solo delle istituzioni ma di tutta la comunità. In un momento storico in cui il disagio sociale continua a crescere, l’esempio di Pescara dimostra che un approccio inclusivo e solidale può fare la differenza.

Ufficio Stampa
Costel PEZZETTA
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