Esiste una lingua internazionale, neutrale e democratica? L'esperanto, lingua di nessuna nazione ma di tutti i popoli
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Spesso sentiamo parlare di comunicazione, di lingue straniere e di identità europea. Sappiamo che l'inglese rappresenta la "conditio sine qua non" di un curriculum, ma non è facile decidere quale lingua sia più importante di un'altra. Il primo dato a cui si fa solitamente riferimento è il numero di parlanti (dovremmo imparare il cinese?!), e nessuno o pochissimi si chiedono se possa esistere una lingua capace di portare in sé valori di pace, neutralità e democrazia, e al contempo essere un valido strumento di comunicazione.
Con l’avvento di internet, importanti riviste scientifiche, siti web, video e libri digitali hanno contribuito alla diffusione della lingua internazionale denominata esperanto, pianificata dal medico polacco Ludovico Lazzaro Zamenhof. L’uso pratico di questa lingua dimostra che l'esperanto è una lingua viva, capace di esprimere ogni sfumatura del pensiero umano. Non appartiene a una nazione specifica, ma chi usa l'esperanto costruisce un ponte tra la propria cultura e le altre tradizioni culturali.
L'esperanto non ha una sola letteratura, ma "le letterature" di tutti i popoli, sia originale che tradotta. Conoscere l'esperanto e la sua comunità significa conoscere il mondo. Bonvenon al Esperanto!
Ufficio Stampa
Antonio De Cristofaro
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