Comunicati Stampa
Arte e Cultura
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Una retrospettiva di Antonio Fontanesi a Reggio Emilia, Palazzo dei Musei
30 Marzo - 14 Luglio 2019.
Bologna,
(informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)
A duecento anni dalla nascita, Reggio Emilia al Palazzo dei Musei, dedica una ampia retrospettiva ad Antonio Fontanesi, artista reggiano, indiscusso protagonista della pittura dellOttocento italiano, interprete straordinario delle novità del paesaggio romantico, uomo inquieto nella vita e innovativo sperimentatore nella pittura.
30 marzo - 14 luglio 2019.
Promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei-Galleria darte moderna e la Galleria dArte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, la mostra è realizzata in partnerariato con la Regione Emilia Romagna Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali , la Fondazione Cassa di Risparmio P. Manodori di Reggio Emilia, Destinazione Emilia, Unioncamere Emilia Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia, APT Servizi, col contributo art bonus di CAR SERVER, CREDEM, IREN.
La rassegna - curata da Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni - oltre a ricostruire attraverso le più importanti opere di Fontanesi il percorso dellartista, intende offrire un nuovo contributo critico alla sua conoscenza mostrando linfluenza che la sua pittura ha avuto negli artisti che dopo di lui si sono riconosciuti nel suo particolare approccio alla natura e al paesaggio, sospeso tra lesigenza di rappresentazione del vero e lurgenza di esprimerne le più intime emozioni.
In mostra lesposizione dei più importanti dipinti di Antonio Fontanesi provenienti da importanti musei e collezioni italiane sarà posta a confronto con la produzione degli artisti che la critica ha collegato con la sua produzione, individuandone possibili motivi di ispirazione in un arco cronologico che dagli anni ottanta dellOttocento arriva fino agli anni sessanta del Novecento.
Saranno documentati i rapporti con la cultura simbolista e divisionista attraverso opere di Vittore Grubicy, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli ma anche la sua ripresa negli anni venti ad opera di Carlo Carrà, Felice Casorati, Arturo Tosi. Lultima sezione sarà dedicata alle interessanti interpretazioni critiche degli anni cinquanta di Roberto Longhi e poi di Francesco Arcangeli. Questultimo infatti, nellindividuare una continuità tra la concezione moderna dellarte e la grande tradizione ottocentesca, inserisce Fontanesi nellevoluzione di un naturalismo che nel dopoguerra arriva a Ennio Morlotti, Mattia Moreni, Pompilio Mandelli spingendosi fino alle ricerche materiche di Alberto Burri.
Info: Musei Civici di Reggio Emilia Tel. 0522.456477-456805
musei@municipio.re.it www.musei.comune.re.it
Ufficio Stampa: Ufficio stampa Comune Reggio Emilia: Mario Gobbi ufficio.stampa@comune.re.it
tel. 0522 456.390
in collaborazione con:
Studio ESSECI Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net (Simone Raddi)
30 marzo - 14 luglio 2019.
Promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei-Galleria darte moderna e la Galleria dArte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, la mostra è realizzata in partnerariato con la Regione Emilia Romagna Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali , la Fondazione Cassa di Risparmio P. Manodori di Reggio Emilia, Destinazione Emilia, Unioncamere Emilia Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia, APT Servizi, col contributo art bonus di CAR SERVER, CREDEM, IREN.
La rassegna - curata da Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni - oltre a ricostruire attraverso le più importanti opere di Fontanesi il percorso dellartista, intende offrire un nuovo contributo critico alla sua conoscenza mostrando linfluenza che la sua pittura ha avuto negli artisti che dopo di lui si sono riconosciuti nel suo particolare approccio alla natura e al paesaggio, sospeso tra lesigenza di rappresentazione del vero e lurgenza di esprimerne le più intime emozioni.
In mostra lesposizione dei più importanti dipinti di Antonio Fontanesi provenienti da importanti musei e collezioni italiane sarà posta a confronto con la produzione degli artisti che la critica ha collegato con la sua produzione, individuandone possibili motivi di ispirazione in un arco cronologico che dagli anni ottanta dellOttocento arriva fino agli anni sessanta del Novecento.
Saranno documentati i rapporti con la cultura simbolista e divisionista attraverso opere di Vittore Grubicy, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli ma anche la sua ripresa negli anni venti ad opera di Carlo Carrà, Felice Casorati, Arturo Tosi. Lultima sezione sarà dedicata alle interessanti interpretazioni critiche degli anni cinquanta di Roberto Longhi e poi di Francesco Arcangeli. Questultimo infatti, nellindividuare una continuità tra la concezione moderna dellarte e la grande tradizione ottocentesca, inserisce Fontanesi nellevoluzione di un naturalismo che nel dopoguerra arriva a Ennio Morlotti, Mattia Moreni, Pompilio Mandelli spingendosi fino alle ricerche materiche di Alberto Burri.
Info: Musei Civici di Reggio Emilia Tel. 0522.456477-456805
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Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47122 (Bologna) Italia
rete.ricerca@libero.it
3338333284
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Allegati
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