Arte e Cultura
"Tracce e percorsi. Le nuove scoperte della MiSAK, la missione storico archeologica italiana in Kurdistan" al Museo del territorio L. Ghirotti di Riccione
"Tracce e percorsi. Le nuove scoperte della missione storico archeologica italiana in Kurdistan" al Museo del territorio L. Ghirotti di Riccione
La mostra, nata da un rapporto tra Il Museo di Riccione, la MiSAK - Missione Storico Archeologica Italiana in Kurdistan, ISMEO, l'Istituto Internazionale di Cultura Kurda di Roma e l'Università di Bologna, presenta un viaggio attraverso le antiche civiltà di Garmian, tra scoperte, innovazione e progetti di sostenibilità culturale.
Vengono proposti alcuni momenti di approfondimento culturale e ispirando l’edizione della rassegna “Archeologia del gusto. La storia è servita”, che vedrà la partecipazione di ricercatori dell’Ismeo attivi con progetti di ricerca in Asia.
Inaugura venerdì 20 dicembre 2024, alle ore 17, la mostra “Tracce e percorsi. Le nuove scoperte della missione storico archeologica italiana in Kurdistan” allestita presso la galleria del Centro della pesa e nelle sale del Museo del territorio “Luigi Ghirotti” di Riccione.
L’esposizione rappresenta un’importante tappa della collaborazione avviata nel 2024 da Misak e Museo del territorio, che ha portato, insieme al dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Bologna, alla realizzazione del progetto “Heritage horizons”, finanziato dal bando di ateneo “Global south 2024”. Il progetto mira a promuovere il turismo culturale sostenibile nella regione di Garmian, attraverso la valorizzazione del paesaggio storico-archeologico, il coinvolgimento delle comunità locali nella gestione del patrimonio culturale e la formazione di professionisti specializzati.
Oltre alla Misak, al museo del territorio “Luigi Ghirotti” e al dipartimento dei Beni culturali, tra i partner italiani figurano anche Ismeo e Istituto internazionale di cultura kurda di Roma.
La Missione Storico-Archeologica Italiana in Kurdistan (MiSAK) è stata istituita nel 2021 dall'Associazione Internazionale per gli Studi sul Mediterraneo e l'Oriente (ISMEO) e dall'Istituto Internazionale di Cultura Curda di Roma (IICK). MiSAK attualmente concentra le sue attività sullo studio diacronico e multidisciplinare di due importanti siti archeologici, Sarqala e Gawr Tepe, entrambi situati nell'area di Garmian del Governatorato di Sulaymaniyah.
Sarqala è un importante sito archeologico multifase situato nei pressi dell'odierno villaggio di Sarqala, circa 26 km a nord-ovest della città di Kalar. Ad oggi, gli archeologi del MiSAK, insieme ai loro colleghi curdi del Garmian Antiquities Directorate, hanno identificato diverse aree di interesse: una necropoli partica (III secolo a.C. - III secolo d.C.) che include una tomba a volta contenente ricchi corredi funerari ora conservati al Garmian Civilisation Museum di Kalar, il Qalla Kon tell e il Kharaba tell, probabilmente parte di un importante insediamento antico, un canale di scolo in mattoni cotti situato al centro del villaggio moderno e strutture di funzione incerta localmente note come "cimitero ebraico".
Tra il 2021 e il 2023, MiSAK ha raccolto dati topografici dettagliati per l'area, ha avviato la raccolta sistematica di materiale archeologico di superficie e ha avviato prospezioni geofisiche e scavi stratigrafici nelle diverse aree del sito di Sarqala.
I testi e le immagini della mostra raccontano le ricerche storico-archeologiche condotte nella regione di Garmian dal team di ricercatori guidati dai ricercatori dell’università di Bologna, Luca Colliva e Serenella Mancini, che dirigono una delle uniche due missioni europee attive nell’area di Garmian, presso i siti di Sarqala e Gawr Tepe.
L’area di Garmian, situata nel sud-est della regione autonoma del Kurdistan iracheno, deriva il suo nome dalla parola kurda garmiyan, “terra calda”, a indicare un territorio torrido e secco, in cui d’estate si raggiungono spesso i 50 gradi di temperatura. La ricchissima storia di questo territorio, importante crocevia economico e culturale, è testimoniata dal grande numero di siti archeologici presenti, e la sua cultura è intrisa di una forte identità kurda.
Nel corso degli ultimi anni questa regione è stata interessata da un progressivo aumento del flusso turistico (principalmente interno), fenomeno che tuttora coinvolge l’intera regione del Kurdistan iracheno e che i progetti ricordati mirano a sostenere. La valorizzazione delle antichità locali e il coinvolgimento delle comunità locali sono tra i principali obiettivi che i ricercatori italiani si prefiggono, mettendo in campo azioni di divulgazione proprie dell’archeologia pubblica.
In mostra è anche descritto “Discover Garmian”, un gioco da tavolo educativo per avvicinare i bambini dagli 8 ai 12 anni all'archeologia e alla storia dell’area di Garmian, promuovendo la protezione del patrimonio culturale. Da quest’anno il Garmian civilization museum di Kalar distribuirà il gioco alle scuole in visita, arricchendo l’esperienza al museo e favorendo la diffusione di questo valido strumento.
Lo stesso museo il prossimo anno ospiterà la mostra “Tracce e percorsi. Le nuove scoperte della missione storico archeologica italiana in Kurdistan”, tradotta appositamente in kurdo, rinforzando la collaborazione internazionale che ha dato ottimi risultati negli ultimi anni di ricerche.
La mostra aperta al pubblico a ingresso libero fino al 6 aprile 2025,
Info:
Ufficio IAT 0541/426050 - iat@comune.riccione.rn.it
All. Foto Sarcofago Smaltato