Quello che resta dell'essere di Alessio Fabiani
Inaugurazione della Mostra "Quello che resta dell'essere" di Alessio Fabiani. Quello che resta dell’essere: è un percorso attraverso i quadri dell’artista Alessio Fabiani, alla ricerca di quello che è la percezione del mondo tradotto in colore e movimento di colore. Alessio Fabiani, dopo una breve latitanza nell'’anonimato vuole con la mostra uscire allo scoperto. Svelare e svelarsi nelle sue opere che sono la finestra su un mondo che distrattamente noi tutti ignoriamo.
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latina,
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La mostra si svolge presso la casa del Combattente in piazza San Marco a Latina. La mostra è curata da Ioan Ciprian Farcas e da Alessio Fabiani. Ed è la prima tappa di un percorso lungo un anno. Vogliamo partire dall’immagine, attraversare l’essere attraverso le parole e concludere il ciclo con immagini e parole. Questa percorso che si svolgerà a Latina e Milano non vuole essere una mostra tout court ma un viaggio alla scoperta delle cose del mondo e del suo fascino armonioso. Il titolo della Mostra a prima vista può sembrare impegnativo. Trattare l’essere nelle sue forme è sicuramente un rischio a perdere, che noi vogliamo correre certi della bellezza che vi sta in essa e dell’interesse che nutriamo. Ma cosa ci spinge a trattare questo argomento? Alessio Fabiani parte da un contatto della natura per rivelarci quel qualcosa di emozione e colore che vuole rivelare l’essere oltre la forma. La mostra non vuole essere e non è un “Grande Fratello” dell’anima dell’artista. Le sensazioni e le emozioni fanno certamente parte della vita dell’artista, ma il loro concretizzarsi in opera artistica ha lo scopo di rivelare l’essenza di colore in movimento. Nell'’era dell’alta definizione virtuale, l’artista sceglie di andare oltre la fenomenologia dell’essere per esprimere l’armoniosa leggerezza dell’essere nella sua imperfezione. La mostra vuole essere un confronto costruito. Il percorso tematico che seguirà vuole partire dalla fenomenologia dell’essere ben espressa nell'opera “Musica in vita” che si traduce nei “Colori” e così l’oggetto definito fenomenologicamente si traduce in movimento e colore. Perché la missione dell’artista vuole essere una traduzione armoniosa delle cose dell’essere. Nell'’opera “Foglie al vento” le foglie si caricano invece di nostalgia. A fine ciclo vitale si preparano per partire verso un luogo dell’anima che ospita nostalgia e sorrisi. Comprendere il nesso dei quadri richiede una visione a più riprese. Esso vuole rivelare l’essere nella sua forma e raccontare l’essere nella sua sostanza fatta di emozione, di colore e di movimento. Vi è inoltre un opera desolante nella sua armonia di colori. “il mondo a rotoli”esso non vuole essere una denuncia del presente, ma vuole fare suo il motto di un autore anonimo che va ripetendo “Se il mondo va a rotoli tutto il resto rimane.” Ed ecco che l’artista vuole proporre e suggerire di dare attenzione e di ripartire da quello che rimane, per ricostruire un mondo nuovo, un mondo che sappia cogliere la leggerezza dell’essere nella sua imperfezione armoniosa.
La mostra resterà aperta fino dal 22. Gennaio. 2011 al 30 gennaio 2011
Curatore Ioan Ciprian Farcas
Curatore Ioan Ciprian Farcas
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