"Proloquio": l'esordio di Rivo Tano Vezzanico tra neo-funk e introspezione

Con Proloquio, il giovane cantautore napoletano Rivo Tano Vezzanico debutta con un album che mescola generi e atmosfere, dal funk blues al britpop. Attraverso dieci tracce, Vezzanico esplora temi esistenziali e sociali con ironia e profondità, proponendo un’esperienza musicale unica nel panorama italiano.
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

La data del 17 settembre 2024 segna l’uscita di Proloquio, l’atteso album di debutto di Rivo Tano Vezzanico, giovane cantautore napoletano classe 2006. Con dieci tracce che spaziano dal funk blues alla fusion, dal britpop al bedpop, Proloquio si presenta come un progetto ricco di contaminazioni sonore e contenuti profondi, capace di sorprendere per la sua varietà stilistica e la freschezza delle idee.

 

"Non c'è una linea retta in Proloquio" spiega Vezzanico. "È un dialogo interrotto, un continuo scambio tra chi ascolta e chi canta. Non mi interessa dare risposte, piuttosto porre domande, anche scomode."

 

L’album si apre con "La Murena", un brano dall’atmosfera criptica che prepara l’ascoltatore a un viaggio musicale che esplora il confine tra reale e surreale. La title track, "Proloquio", rappresenta il cuore concettuale dell’album: "È una riflessione sulla comunicazione, o meglio sull'incapacità di comunicare. Parliamo tanto, ma ci ascoltiamo davvero?"

 

Ogni traccia porta con sé un pezzo del puzzle, dall'intensa introspezione di "Cadi nel bianco", alla critica sociale di "Nuova Impresa Decerebrati Sconsolati". A proposito di quest'ultimo brano, Vezzanico osserva: "È la mia maniera di mettere in luce la superficialità che ci circonda. Siamo tutti un po' decerebrati, chi più chi meno."

 

L'album offre anche momenti più emotivi, come in "Amore" e "Domani", che affrontano temi universali con un approccio delicato e malinconico. "L'amore è una parola abusata," afferma il cantautore, "ma rimane una forza potentissima. Non cerco di definirlo, piuttosto ne mostro le contraddizioni."

 

Con brani come "Gesù" e "Sorella del silenzio", l’album prende una piega più provocatoria, affrontando tematiche religiose e spirituali attraverso testi che sfidano le convenzioni. "Non è blasfemia, è piuttosto un modo di riflettere sulle domande che tutti ci poniamo, ma di cui pochi parlano ad alta voce."

 

Chiude l’album "Pigro, pigro, pigro...ciao!", una traccia ironica che, secondo Vezzanico, "è un omaggio all’imperfezione. Viviamo cercando di essere impeccabili, ma è la nostra pigrizia a renderci umani."

 

Con Proloquio, Rivo Tano Vezzanico si afferma come una voce nuova e originale nel panorama musicale italiano. Il suo approccio eclettico e filosofico si mescola a una vena ironica che rende l'album non solo una riflessione musicale, ma anche un’esperienza che stimola l'ascoltatore a interrogarsi.

Ufficio Stampa