Società
Un patto di amicizia tra i Comuni di Grosseto e di Ortignano Raggiolo
Un patto di amicizia tra i Comuni di Grosseto e di Ortignano Raggiolo. Il documento, sottoscritto all’EcoMuseo della Castagna e della Transumanza di Raggiolo, pone le radici nella volontà di istituzionalizzare un legame solido e profondo tra due territori uniti dall’antica pratica della transumanza, andando nello specifico a prevedere il riconoscimento di un rapporto di vicinanza e collaborazione tra le comunità di Raggiolo e di Alberese.
Questi due paesi rappresentavano i terminali delle migrazioni stagionali delle greggi di pecore tra il Casentino e la Maremma, dunque condividono la pratica e i valori della pastorizia che per secoli ha rappresentato il fondamento delle rispettive economie con una vera e propria civiltà capace di generare istituti giuridici, strade di transito, abitudini alimentari, insediamenti, linguaggi e tecniche di lavorazione del latte e della lana. L’importanza delle pratiche della transumanza è stata riconosciuta dalla stessa Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Il patto di amicizia, frutto di un lungo percorso proposto e promosso dalla Brigata di Raggiolo, è stato firmato dal vicesindaco di Grosseto Bruno Ceccherini e dal sindaco di Ortignano Raggiolo Emanuele Ceccherini in occasione della Festa della Transumanza 2023. I due Comuni e le due comunità coinvolte si impegneranno a offrire reciproca ospitalità, a collaborare per realizzare scambi culturali e eventi pubblici quali convegni e feste, e a mettere in atto azioni concrete per la valorizzazione dei territori e delle economie locali.
Il passaggio successivo sarà rappresentato dalla costituzione dei Comitati di Gemellaggio per procedere così alla stipula di un vero e proprio gemellaggio. La firma del patto di amicizia ha rappresentato il cuore di una giornata di confronto e dibattito alla presenza di studiosi, docenti universitari, istituzioni e numerosi sindaci dei Comuni lungo gli itinerari della transumanza tra le province di Arezzo, Grosseto e Siena che hanno avviato il percorso per realizzare una Carta di Intenti volta a promuovere l’offerta culturale, storica, paesaggistica, produttiva e economica dei territori. I sottoscrittori di questo documento si impegneranno a contrastare il rischio di perdere la memoria, a riconoscere e valorizzare le Vie della Transumanza, a promuovere un modello economico per le aree rurali, a tutelare i sistemi di pastorizia, a rilanciare il protagonismo delle comunità locali e a consolidare la presenza di target turistici.
Questo percorso preparatorio proseguirà ora con una seconda riunione tra i soggetti interessati per cui è stato proposto come sede il Comune di Civitella Paganico. «Siamo molto soddisfatti del percorso intrapreso - commenta Franco Franceschini, presidente della Brigata di Raggiolo. - La presenza di studiosi, amministratori e sindaci ha permesso di dar vita a un “patto” tra istituzioni volto a concretizzare un progetto ambizioso per valorizzare l’identità delle comunità coinvolte per una valorizzazione dei territori sotto il profilo culturale, storico, produttivo e turistico».