Luigi Trisolino: il ritratto di un giornalista, giurista, avvocato, attivista, scrittore e saggista politico

Luigi Trisolino ha conseguito il titolo di avvocato nel 2015/16 ed è giornalista iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti come pubblicista. È autore di saggi, editoriali e articoli su varie testate nazionali, tra cui monografie di diritto civile, penale, di cultura storico-giuridica e costituzionale e di storia delle istituzioni; ha scritto articoli e saggi di politica, politologia e società, in cui riflette sull’evoluzione del pensiero e delle metodologie giuridiche e politiche.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Luigi Trisolino: profilo professionale 

Luigi Trisolino è un giornalista, giurista, avvocato, attivista, poeta, scrittore e saggista politico, impegnato nella promozione delle libertà e dei diritti. Ha origini pugliesi e vive da molto tempo a Roma, dove lavora come specialista legale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si definisce demolibertario, neorepubblicano, patriota italeuropeo, liberale lavorista e razionalista empirico sui temi politologici e giuridici. Scrive su varie testate giornalistiche, tra le quali l’Opinione, sul cui sito cura anche la videorubrica settimanale “Il Graffio di Trisolino”, e il Riformista - blog “Il riformismo demolibertario”.

Tematiche trattate:

Diritto/Scienza del diritto/Storia delle istituzioni

Politica nazionale e internazionale/Geopolitica/Storia del pensiero politico

Economia/Sistemi economici

Società/Diritti civili/Pari opportunità

Educazione scolastica e famigliare

Religione

Cultura

 

Luigi Trisolino ha sempre voluto riprodurre in articoli giornalistici più accessibili e aperti al grande pubblico tutto ciò che lo anima nelle sue ricerche di scienza del diritto e di storia delle istituzioni, passando sempre dalla teoretica alla pratica e all’attivismo sociale, politico e culturale.

Contesta quella che denomina “la retorica del populisticamente corretto” nei settori della giustizia e dell’economia. È garantista, liberale, amante della tradizione nell’innovazione. I suoi valori, il suo pragmatismo e la sua coscienza sui processi di storicizzazione dei fatti lo portano a contrapporsi alla cancel culture e al radicalismo woke. È sostenitore della totale libertà di espressione, sessuale e artistica.

Sulle questioni di geopolitica si definisce pacifista eretico e pragmatico, battendosi culturalmente contro il nazislamismo terrorista e contro le forze che tentano di rovinare gli equilibri liberaldemocratici dell’Occidente. Avversa ogni forma di totalitarismo di destra e di sinistra, di socialismo reale, sia storico che odierno. 

Sostiene che il diritto antitrust a tutela reale della concorrenza dal basso, insieme a robusti ascensori socioeconomici e insieme ad una sempre maggiore sussidiarietà orizzontale dei soggetti economici privati accanto o al posto di quelli pubblici, potranno rappresentare il nuovo versante dei diritti sociali nelle economie liberali. Auspica inoltre una tutela sempre più ampia della libera concorrenza nelle economie di mercato, e sostiene che nell’attuale fase storica occorre curare la salute del capitalismo rendendo sempre più accessibili gli investimenti, per addivenire a quella che su Eco dai Palazzi e su Liberal Words nel 2020 ha definito una «multi-esistenziale par condicio per una pan-borghesia sociale e dinamica». Ritiene necessario aumentare le libertà economiche e patrimoniali, anche nel campo del diritto testamentario riconoscendo e disciplinando la diseredazione.

È allergico al giustizialismo forcaiolo, agli automatismi e agli apriorismi giudiziari. Sostiene le battaglie per la giustizia giusta e nei suoi articoli si è apertamente dichiarato favorevole alla separazione delle carriere della magistratura ordinaria. Nei suoi articoli su L’Opinione e dal suo blog sul Riformista ha espressamente sostenuto al riguardo che «Sono maturi i tempi affinché i giudici e i P.M. siano istituzionalmente riferibili a organi diversi, che ne garantiscano autonomia e indipendenza in modo utile alla sana vita liberaldemocratica dello Stato di diritto garantista. Occorre che gli spazi legali ed istituzionali dove promuovere le carriere dei giudici e dei P.M. siano distinti e differenti, divisi; non è più possibile una (magari) inconscia ed irriflessa, biunivoca influenzabilità di funzioni, tra il settore giudicante e quello inquirente-requirente della magistratura italiana». 

In merito al mondo della giustizia e delle carceri, in un’iniziativa del soggetto radicale Nessuno Tocchi Caino organizzata a Brindisi nel 2020, è intervenuto su Radio Radicale per parlare dell’importanza evolutiva dell’io di ciascun detenuto nei processi percettivi e appercettivi di resipiscenza e rieducazione. Sulla testata Affaritaliani.it nell’estate del 2024 ha sostenuto quanto segue: «A destra come a sinistra collaborino tutti i rappresentanti della nazione italiana, per i diritti e le garanzie, sentendo ciascuno su di sé il peso della responsabilità politica. Sentendosi tutti, ciascuno con la sfumatura garantista che preferisce, figli di Enzo Tortora e Marco Pannella: in tema di giustizia giusta nello Stato di diritto. Ciascuno come può». È inoltre molto sensibile ai temi della sicurezza, dell’antiterrorismo e dell’ordine pubblico liberaldemocratico.

Sui temi dell’intelligenza artificiale ha stimolato il dibattito su come sia possibile impiegare virtuosamente gli algoritmi dell’intelligenza artificiale nei delicati equilibri economici, consapevoli che questi ultimi sono intrinsecamente connessi agli ancora più delicati equilibri geopolitici e sociali di carattere internazionale. Nell’aprile 2024, ad un evento dedicato alle tecnologie emergenti e alla sicurezza nazionale nelle relazioni transatlantiche, organizzato dalla Fondazione AISES-SPES Academy “Carlo Azeglio Ciampi”, Trisolino ha espresso la sua «fiducia verso l’impegno implementativo dell’intelligenza artificiale per il progresso socioeconomico e per la sicurezza militare», ma ha anche esortato a «riflettere su come sventare il rischio che la stessa intelligenza artificiale possa essere adottata dai fondamentalismi anti-democratici per minare il nostro libero mercato e il nostro ordine pubblico occidentale liberale».

Luigi Trisolino è di fede cristiana, di cultura liberale sulle libertà e sui diritti del prossimo; dalla testata LN-International è stato definito nel 2023 “Il giurista della solidarietà interculturale”, a proposito della sua partecipazione all’Udienza speciale con Papa Francesco nell’Aula Paolo VI (Sala Nervi) in Vaticano, insieme all’ambasciatrice filippina presso la Santa Sede Myla Macahilig. In riferimento a quella celebrazione, Trisolino ha dichiarato alla testata LN-International che «La missione della carità e della cultura, incarnata nonché testimoniata bene dal Papa e dalle sorelle Discepole, è la missione che dovremmo avere a cuore tutti, affinché tutti i fratelli e tutte le sorelle possano sentirsi equamente parte missionaria nelle civiltà, ognuno con i propri carismi e le proprie inclinazioni esistenziali, in un unico mare in cui sostenitori e sostenuti s’incontrano, s’intrecciano e s’interscambiano esperienze, valori, visioni. Sotto il segno di un’unica parola, che Papa Francesco ci ricorda sempre, l’amore».

Dal 2005 fino ad oggi Luigi Trisolino ha conosciuto e visitato vari partiti politici, associazioni, comitati, dove ha sempre portato idee di confronto. Ha partecipato a tante battaglie civiche dimostrando una grande passione per le esigenze concrete delle persone e delle comunità.

L’interesse di Trisolino per il sociale, la politica e il giornalismo attivista ha in lui una radice profonda, che lo riconduce alla sua preadolescenza e alla sua impegnata adolescenza. All’età di tredici anni ha organizzato la sua prima battaglia per la sicurezza nelle scuole nella sua città natale; ne ha parlato anche in un’intervista rilasciata a LN-International nel 2024, testata che lo ha definito “Luigi Trisolino: il demolibertario di Roma”. All’età di 15 anni, in Puglia, insieme ad amici di allora ha fondato un movimento culturale e sociale giovanile, il MixArt Per La Pace, con una rivista libera di otto fogli denominata PaxInforma, per diffondere idee, arte e valori militanti sul piano sociale. Nel 2010 si è avvicinato ad un movimento umanista internazionale di nonviolenza attiva, impegnato anche nella promozione dello sviluppo igienico e sanitario dei territori africani.

Nelle sue attività giornalistiche ha intervistato suore, agnostici, femministe, per poi passare a intervistare politici e attivisti internazionali; nelle sue interviste ha sempre dialogato alla pari, confrontandosi con le varie personalità nel merito e nel metodo delle questioni scottanti dei nostri tempi. La scrittura militante per promuovere un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo ereditato è sempre presente nei suoi saggi, nei suoi video-messaggi e spesso anche nei suoi versi poetici.

BIOGRAFIA. Luigi Trisolino (Francavilla Fontana, 11 ottobre 1989) ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Roma Tre, ed è dottore di ricerca in Discipline giuridiche storico-filosofiche, internazionali, sovranazionali e comparate. Ha conseguito il titolo di avvocato nel 2015/16 ed è giornalista iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti come pubblicista. È autore di saggi, editoriali e articoli su varie testate nazionali, tra cui monografie di diritto civile, penale, di cultura storico-giuridica e costituzionale e di storia delle istituzioni; ha inoltre scritto articoli e saggi di politica, politologia e società, in cui riflette sull’evoluzione del pensiero e delle metodologie giuridiche e politiche. È autore di due monografie scientifiche di diritto civile sulla diseredazione, sull’autonomia testamentaria e sugli equilibri a tutela della famiglia nelle successioni, e di un’articolata monografia di diritto costituzionale e penale storico sulla giustizia politica, sui sistemi di perseguimento dei reati dei ministri nella storia dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento, e di storia delle istituzioni politiche e giudiziarie. È inoltre autore di poesie e liriche; nel 2010 ha pubblicato per Aletti Editore un romanzo intitolato “Culla sull’oblio”, oltre ad un racconto epistolare intitolato “Stretto nella solita camicia (di forza!)”. Come giornalista e autore politicamente attivo è ideatore nonché curatore della videorubrica “Il Graffio di Trisolino” su L’Opinione. Sul Riformista cura un proprio blog denominato “Il riformismo demolibertario”. Su Affaritaliani.it ha pubblicato video-commenti e articoli su temi di politica, società e attualità. Partendo da “Il Graffio di Trisolino”, dall’editrice de L’Opinione gli è giunta la proposta di pubblicare un libro di raccolta tematica sui suoi cavalli di battaglia civica. Collabora inoltre con la rivista Nomos – Le attualità nel diritto, presso il Dipartimento di Scienze Politiche de La Sapienza di Roma. È attivo nei licei per portare avanti progetti di consapevolezza sulla legalità e sulla cultura costituzionale.

 

L’autore e giornalista è disponibile,

 in qualità di opinionista,

a rilasciare interviste

sulle tematiche trattate

 

Contatti

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