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Paralimpismo in Sardegna: successo delle giornate divulgative a Nuoro e Oristano

E giunge a proposito la testimonianza di Antonio Murgia che all’interno del Comitato Sardo Paralimpico ricopre il ruolo di referente settore avviamento. È inoltre responsabile dell’Ufficio di Educazione Fisica della provincia di Cagliari, mansione che gli ha permesso di diventare mastice essenziale con i suoi colleghi Salvatore Melis e Mauro Marras.
Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Ne hanno colto essenza e importanza. Da Oristano a Nuoro i fortunati appassionatisi alle offerte sportive proposte dalle Federazioni sono stati introdotti molto bene in un mondo che li ha fatti divertire tantissimo, anche se per poche ore. Le due Giornate di Divulgazione e Promozione della Cultura Paralimpica completano il ciclo cominciato lo scorso dicembre a Cagliari, richiamando non solo gli studenti delle scuole aderenti, ma altri curiosi e appassionati che si sono riversati nel Giardino oristanese di viale Repubblica e nel Campo Scuola nuorese di via Montale a Nuoro. I discenti, muniti di tuta ginnica non si sono fatti pregare quando si è trattato di prendere confidenza con discipline conosciute solo di nome ma mai provate. I tecnici federali presenti li guardano compiaciuti e spiegano amichevolmente i primi rudimenti del loro sport di riferimento. E a furia di applicarsi, appuntamenti simili volano via speditamente, lasciando in tanti con l’amaro in bocca perché avrebbero voluto prolungare ulteriormente la permanenza tra gli stand.

Negli ultimi due anni la penuria di appuntamenti conviviali si è fatta sentire; e quando si realizzano, vige il limite di presenze per assicurarne lo svolgimento in piena sicurezza, ma è sempre meglio di niente. Non va dimenticato, a tal proposito, l’ausilio extra e completamente gratuito, concertato da parte dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in pensione, sezioni di Nuoro e Oristano.

Il CIP Sardegna, artefice del duplice evento in collaborazione con gli Uffici Provinciali di Educazione Fisica di Oristano e Nuoro (coordinati rispettivamente da Salvatore Melis e Mauro Marras), ha saputo destreggiarsi bene: “Non è mai semplice riuscire a mettere in pratica le nostre idee, indirizzate a dare la giusta risonanza all’attività paralimpica – dichiara la presidente Cristina Sanna – ma quando accade la felicità è doppia. Cerchiamo come sempre di ottimizzare al meglio le risorse a disposizione e in questo caso è stato fondamentale il finanziamento della Fondazione di Sardegna che ci ha permesso di pubblicare un bando rivolto a tutte le anime della popolatissima famiglia facente capo al CIP”. Cristina ha potuto rendersi conto personalmente di come le scuole siano una risorsa per lo sviluppo di un’autentica coscienza inclusiva: “Mi piace scrutare le espressioni dei ragazzi quando, attraverso la pratica sportiva, sviluppano ancor di più un senso di intesa con i loro compagni, specie quando, hanno un modo di approccio alla disciplina differente legato a peculiarità motorie ed intellettive. L’importante è esprimersi e provare amore per quei gesti atletici che un domani potrebbero sostanziarsi in un percorso agonistico serio e foriero di soddisfazioni utili ad interpretare l’esistenza con una visione radicalmente mutata”. Le ultime frasi le dedica agli artefici: “Ringrazio gli Uffici scolastici provinciali, le federazioni che hanno risposto al bando, sperando che in futuro siano sempre di più a cogliere tali opportunità, le amministrazioni comunali, Antonio Ippolito e Giannetto Gungui dell’Associazione nazionale vigili del fuoco in pensione e ovviamente i collaboratori del CIP che hanno ben oliato la macchina organizzativa”.

Nella città di Eleonora era di casa il vice presidente vicario del CIP isolano Simone Carrucciu: “Avvicinare allo sport i più piccoli, attraverso il coinvolgimento delle scuole è un aspetto che accomuna le nostre manifestazioni da diversi anni. Più che dare spiegazioni teoriche, sono molto più dirompenti le dimostrazioni pratiche, specie se trattasi di discipline poco conosciute. Le forti emozioni provocate da questi impatti favoriscono l’evoluzione della socialità e viene ancor più spontaneo giocare a contatto con più o meno abili e talvolta una semplice curiosità può sfociare in passione da coltivare con profitto”.

E giunge a proposito la testimonianza di Antonio Murgia che all’interno del Comitato Sardo Paralimpico ricopre il ruolo di referente settore avviamento. È inoltre responsabile dell’Ufficio di Educazione Fisica della provincia di Cagliari, mansione che gli ha permesso di diventare mastice essenziale con i suoi colleghi Salvatore Melis e Mauro Marras.

“In tutti e due i capoluoghi si è registrata un’ottima affluenza - argomenta Murgia - sebbene la pioggia abbia scoraggiato qualcuno. Pur sfidando la sorte, le Federazioni hanno risposto bene, partecipando in maniera autonoma. Come referente dell’Ufficio scolastico, attento agli obiettivi del CIP, mi sento particolarmente frizzante perché stiamo riorganizzando i campionati studenteschi e ciò significa poter monitorare con attenzione i ragazzi con disabilità che si affacciano allo sport. È importante poterli contattare e inserirli in un contesto più organizzato. Ben venga il ripristino di queste manifestazioni”.

A Nuoro il delegato territoriale CIP Maurizio Muzzu ha avuto modo di interagire con le scolaresche e attivare contatti per incrementare l’azione periferica del Comitato: “Nonostante il tempo non sia stato clemente, ho vissuto una giornata sicuramente positiva. Dalle interazioni intessute durante la mattinata ho avuto conferma dei processi di unità ed integrazione in atto che danno una rilevanza enorme al valore sociale assunto dallo sport, soprattutto in questo difficile periodo. Il mio augurio è che si possano organizzare tanti di questi eventi dove sicuramente il CIP non farà mancare il suo impegno e coinvolgimento”.

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