Napoli, mostre. Il libro dipinto continua il suo percorso in nome dell’arte, della letteratura e della creatività per le strade della città.

Napoli. Il ciclo de "Il libro dipinto", viaggio nella bellezza della creatività promosso dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dalla libreria "Iocisto" “passeggia” per la città: Partito lunedì 30 marzo nella biblioteca B. Croce, Via De mura, angolo Via Luca Giordano, ore 17,30 (I contemporanei), giovedì 2 aprile, nella Stazione dell’Arte Vanvitelli, ore 17,00 (esposizione recital arte/poesia).
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Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Parliamo di cose piacevole e interessanti: Il ciclo de "Il libro dipinto", viaggio nella bellezza della creatività promosso dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dalla libreria "Iocisto" “passeggia” per la città: Partito lunedì 30 marzo nella biblioteca B. Croce, Via De mura, angolo Via Luca Giordano, ore 17,30 (I contemporanei) ha proseguito il suo percorso giovedì 2 aprile, nella Stazione dell’Arte Vanvitelli, ore 17,00 (esposizione recital arte/poesia). Gli artisti in viaggio:
Alessio Francesco Le città invisibili di Italo Calvino; Ariano Giovanni I mille volti di Napoli di Eduardo De Filippo; Avella Vittorio L'uomo avanzato di Mariano Baino; Betteghella Franco Il nome della rosa di Umberto Eco; Carrino Nicola Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino; Dalisi Riccardo Il Gattopardo di G.Tomasi di Lampedusa; De Cunzo L'amara scienza di Luigi Compagnone; Della Giovanna Guido Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese; Di Fiore Gerardo Il nome della rosa di Umberto Eco; Ellen G Un altro mare di Claudio Magris; Giannino Antonio Il resto di niente di Enzo Striano; Longo Veronica Novecento di Alessandro Baricco; May Paolo Lu campo de li girasoli di Andrej Longo; MarinoElio Ferito a morte di Raffaele La Capria; Montella VincenzoSupersantos di Roberto Saviano; Oppido SalvatoreL'occhio del Vesuvio di Ermanno Rea; Olivares Manuel Opera aperta di Umberto Eco; Pacifico Maia Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese; Pagano Enzo Dialogo con leucò di Cesare Pavese; Pagano Nicola Lezioni americane di Italo Calvino; Panaro Rosa Vangelo secondo Maria di Barbara Alberti; Pesacane G. Koraillon di Fiorella Franchini; Petrucci Nello Le città invisibili di Italo Calvino; Rago Paola Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino; Robert Gisela La porta proibita di Tiziano Terzani; Scateni Luciano Che fine ha fatto l'arte digitale di Vilma Torselli; Schiano Romualdo Una spirale di nebbia di Michele Prisco; Sica Pasquale Il barone rampante di Italo Calvino; Spanò N. A maronna v'accumpagna di Roberto D'Aiello; Stefanucci Toni Un messico napoletano di Peppe Lanzetta; Stoccuto Mario Le cosmicomiche di Italo Calvino; Terlizzi Ernesto La spirale di nebbia di Michele Prisco.

Rimarchiamo, tra le presenze di spicco, quella del Maestro Carmine Meraviglia con la sua opera dedicata al brano di Dante su Paolo e Francesca. Suoi lavori sono esposti in varie Segreterie della Regione Campania - nel Salone Consiliare, Comune di Caposele (Avellino) - al 7° piano reparto degenze ospedale Pascale, un murales, 1993 - "Day Hospital" 6 opere donate dal Sindaco di Napoli R. R. Jervolino, 2002, ospedale G. Pascale - nel Viale delle Arcate, 6 murales commissionati dalla Fondazione "G. Pascale", 2003 - nella Sala Convegni Romolo Ccrra, 2 mattonelle 60x60, ospedale G. Pascale, 2003 - un dipinto su intonaco fresco metri 9 x 3, titolo "Genesi Moltipllcante", Salone Convegni dell'Ospedale "A. CardareIIi"di Campobasso, giugno 2006 4 Opere 125x155 "Le 4 Stagioni" - Ospedale "A. Cardarelli"'di Campobasso 2007
inoltre: ha creato i trofei in bronzo per il Tribunale del Malato (Napoli), anno 2002/03 e i trofei Professional, anno 2004/05 per ]' ASL 3 di Campobasso. Carminemeravigliaibero.it . La scrittura incontra l'arte figurativa, dunque e in mostra troviamo anche “Korallion”, dove Archì déco interpreta il romanzo di Fiorella Franchini- Pastello su legno-disegnato da Gabriella Pesacane Archì. Bellissimi i “gioielli” realizzati a mano da Archì déco ed Effetto Dulcinea.
Ricordiamo anche l’opera di Maria Pia Daidone, per L’Arcadia di J. Sannazaro, di cui menzoniamo la singolare “Sagoma-Totò”, dedicata al grandissimo artista, consegnata alla figlia Liliana de Curtis alla “Neoartgallery” di Roma, circa dieci anni fa, che dovrebbe entrare a far parte del “costituendo” museo dedicato a Totò. Ci permettiamo in tal senso di ricordare che è “in allestimento” al Palazzo dello Spagnolo, attualmente di proprietà privata, dove solo l’ultimo piano è stato acquistato dal comune, mentre su altri piani dovrebbe esserci, appunto, un museo dedicato a Totò (non ancora aperto al pubblico, nei locali che precedentemente ospitavano marionette di epoca aragonese. il Museo di Totò è pronto da vent’anni ma non è stato mai aperto. Non certo per questioni di soldi, che non sono mai mancati: in due decenni da quelli per la ristrutturazione agli altri per l’allestimento interno; eppure le sale di Palazzo dello Spagnuolo sono rimaste chiuse. Abbandonato all’incuria e ai lavori mai realizzati, ha richiesto un nuovo finanziamento: 428.844,84 euro.Che ne pensa Totò di tutto questo? Possiamo soltanto immaginarlo!
Torniamo a noi: Rosario Mazzella ha realizzato un lavoro per la poesia “La noia” di G. Ungaretti. L’artista vive e lavora a Napoli, ma Il suo studio è a Napoli e a Milano. Ha insegnato discipline pittoriche. Insignito di molti riconoscimenti, è stato il primo in molti concorsi nazionali (Premio Città di Sulmona, Premio Città di Benevento, Premio Desenzano del Garda, Premio Zerbio di Brescia, Premio S.Agnello di Sorrento.
Molto interessanti tutti i lavori, concentrati su opere poetiche, danno vita ad una singolare e affascinante antologia pittorica. Alcuni dei testi che hanno fornito lo spunto agli artisti sono stai proposti nel corso di una performance ad hoc dall’attore Gino Grassi.
Parliamo tanto di “Stazioni dell’arte”, ma occorre dire che mai come in queste occasioni questo nome si è vivificato con la presenza di tanti artisti i quali non si trovavano soltanto di passaggio per prendere il metrò. Passato e presente, storie rapite al silenzio dagli scavi, opere moderne che hanno abbellito le nostre stazioni, si sono sentite chiamate in causa dalla presenza di opere ed artisti nuovi. Il tour non si ferma qui, ma proseguirà fino al 20 alle Eccellenze Campane, di seguito alla Biblioteca Nazionale ed infine al Castel dell'Ovo. Bianca fasano
Ufficio Stampa
Bianca Fasano
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