FFDUL Film Festival Diritti Umani Lugano: PREMIO DIRITTI UMANI PER L’AUTORE 2023 alla regista MANIJEH HEKMAT

Venerdì 27 ottobre 2023, proiezioni, incontri, mostre ed eventi
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FFDUL Film Festival Diritti Umani Lugano: PREMIO DIRITTI UMANI PER L’AUTORE 2023 alla regista MANIJEH HEKMAT

FFDUL - Film Festival Diritti Umani Lugano
X edizione, 19 - 29 ottobre 2023




 
 
Prime svizzere:
Campo abierto di Alessio De Gottardi, Emanuel Hohl,
Matthias Müller Klug e Manuel Jäggi
19 di Manijeh Hekmat
 
Ospiti della giornata:
Felipe Monroy, Ricardo Torres e Fabrizio Ceppi per Hijos del viento
Elettra Bernasconi, Larissa Bison e Laura Dick
per Bigger Than Us (Un mondo insieme)

Francesco Pereira, Marco Poloni, Brahim Chagaf, Daniele Incalcaterra, Oubi Bouchraya, LuciaTramèr e Roberto Pomari per Jaima
Alessio De Gottardi, Matthias Müller Klug, Manuel Jäggi e Fabrizio Ceppi
per Campo abierto

Manijeh Hekmat, Abbas Amini e Ahmad Rafat per 19
 
OLTRE FESTIVAL
Il Caffè dei Diritti ospita Danilo De Biasio, Direttore del Festival Diritti Umani Milano.
Proseguono le mostre Noi e gli Altri – Dai pregiudizi al razzismo e I AM AI di Fabrizio Intonti


 

La nona giornata della decima edizione del FFFDUL - Film Festival Diritti Umani Lugano si apre con le ultime due proiezioni in orario scolastico, ma comunque aperte a tutti.
 
Hijos del viento di Felipe Monroy, alle 9.30 al Cinema Corso, è un documentario ambientato in Colombia: tre madri di giovani assassinati dall’esercito nazionale chiedono verità e giustizia, all’interno di un conflitto che dura da 60 anni. Alla proiezione segue l’incontro Se c'è verità e giustizia, ci sarà pace con Felipe Monroy e Ricardo Torres, filmmaker e docente, moderato dal giornalista Fabrizio Ceppi. In collaborazione con Azione Quaresimale.
 
Conclude il ciclo di proiezioni scolastiche Bigger Than Us (Un mondo insieme) di Flore Vasseur, alle 13.30 al Cinema Corso. La pellicola accompagna la diciottenne indonesiana Melati nel coraggioso mondo dei giovani che si battono contro ogni forma di ingiustizia: contro le crisi migratorie, democratiche e climatiche. Segue l’approfondimento Si tratta del futuro, ma anche del presente con Elettra Bernasconi, giurista e Larissa Bison, attivista di Sciopero per il clima. Modera Laura Dick. In collaborazione con Amnesty International Svizzera e il Festival du Film Vert - Sezione Ticino.

Sempre al Cinema Corso, alle ore 17.30, la memoria di una donna, tra le dune del Sahara, dà vita al racconto della resistenza e della lotta del popolo Saharawi, perseguitato e cacciato dalla propria terra. Jaima di Francesco Pereira è una produzione svizzera, parte di un progetto, presentato al FFDUL 2022, che ha visto la collaborazione di due scuole di cinema, e che ne ha portato alla realizzazione come cortometraggio di diploma. Il film è stato realizzato dagli studenti del CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) di Locarno e girato nei campi rifugiati Saharawi di Tindouf (Algeria), insieme agli studenti della scuola E.F.A (Escuela Formaciòn Audiovisual); il progetto è stato fortemente voluto dal FFDUL e dai comitati svizzeri per il sostegno al popolo Saharawi insieme a Ader/S.
Alla proiezione segue l’incontro Il popolo Saharawi in lotta per la sua autodeterminazione con Francesco Pereira, regista del film; Marco Poloni, Direttore CISA; Brahim Chagaf, già Vicedirettore E.F.A.; Daniele Incalcaterra, tutor del progetto; Oubi Bouchraya, rappresentante Fronte Polisario all’ONU a Ginevra e Lucia Tramèr, giurista e attivista per i Diritti Umani. Modera Roberto Pomari, Presidente del FFDUL.
 
Alle ore 18.30, sullo schermo del Cinema Iride, vanno in scena i paesaggi della steppa della Patagonia, per migliaia di anni casa dei nomadi Günün, con Campo abierto di Alessio De Gottardi, Emanuel Hohl e Matthias Müller Klug. Il film, una prima svizzera, si interroga e apre a una meditazione sul linguaggio, sul possesso e sul tempo. Segue l’approfondimento Un racconto dalla fine del mondo in cui intervengono Alessio De Gottardi e Matthias Müller Klug, registi del film e membri del collettivo Campo Abierto e Manuel Jäggi, aiuto-regista. Modera il giornalista Fabrizio Ceppi, consulente del festival.
 
Quest’anno, il FFDUL consegna il Premio Diritti Umani per l’Autore 2023 alla regista iraniana Manijeh Hekmat. A consegnare il premio, alle 20.30, al Cinema Corso, il regista Abbas Amini.
Dopo la cerimonia, è prevista la proiezione dell’ultimo film di Hekmat, 19, censurato per oltre 40 minuti dal governo iraniano. La pellicola, una prima svizzera, è un viaggio nei ricordi di una pittrice iraniana, in coma dopo essere stata contagiata dal COVID 19: nei suoi ultimi istanti guarda indietro alla sua vita, a quella dei suoi amici e della sua generazione.
La serata si conclude con il panel Incontro tra due generazioni di cinema iraniano con Manijeh Hekmat, Abbas Amini, regista di Endless Borders, e il giornalista Ahmad Rafat.
(https://www.festivaldirittiumani.ch/it/notizie/notizia/manijeh-hekmat-premio-diritti-umani-per-lautore-2023)
 
OLTRE FESTIVAL: il Caffè dei Diritti e le mostre di FFDUL
 Dalle 15.30 alle 19.00, il Mamitas Caffè & Bar, al Quartiere Maghetti, con il Caffè dei Diritti diventa un luogo di dialogo grazie ad ospiti e staff del FFDUL; contemporaneamente, dalle 17.00, va in onda la diretta di Radio Gwen, media partner di Oltre Festival. Ospite della giornata è Danilo De Biasio, Direttore del Festival Diritti Umani Milano.
 
Dalle ore 10.00 alle ore 18.00, è inoltre possibile visitare, all’ex Asilo Ciani di Lugano, le due mostre del festival.
Noi e gli Altri – Dai pregiudizi al razzismo, incrociando le conoscenze provenienti da diverse scienze, è un invito alla riflessione personale, offrendo delle chiavi di lettura e approfondimento su come dal pregiudizio nasca il razzismo.
L’esposizione, a ingresso gratuito, è adattata dal Musée de l’Homme ed è promossa al FFDUL dalla Repubblica e Cantone Ticino attraverso PIC – Programma di Integrazione Cantonale
(https://www.festivaldirittiumani.ch/it/notizie/notizia/noi-e-gli-atri-dai-pregiudizi-al-razzismo).
I AM AI di Fabrizio Intonti, a cura di Leonardo Brogioni, è una mostra in cui l’artista sfida l’obiettività dell’Intelligenza Artificiale: nell’installazione una serie di ritratti permettono al pubblico di interrogarsi sulla rappresentazione generata da questi strumenti (https://www.festivaldirittiumani.ch/it/notizie/notizia/i-am-ia-la-mostra-di-fabrizio-intonti).
 
Ricordiamo che le visite guidate sono possibili solo su prenotazione, scrivere a: [email protected]

Ufficio Stampa
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