Comunicati Stampa
Internet

Consigli in riguardo ai Bounce, blacklist e Spam-Trap

Pericoli per l’Email marketing: come i mittenti di e-mail possono mantenere la loro buona reputazione
Aachen, (informazione.it - comunicati stampa - internet) La peggiore e-mail di marketing è quella che non arriva nemmeno al destinatario. Una deliverability elevata è quindi essenziale. Ma succede ancora e ancora che i destinatari rifiutino le vostre mail, apparentemente senza motivo. E nel peggiore dei casi, come mittenti finite su una cosiddetta blacklist e le vostre mail non vengono più consegnate a tutti i destinatari. Quindi, in questo articolo, esamineremo bounces, blacklist e spam trap.
I ritorni o i rimbalzi sono mail che non raggiungono il destinatario per una serie di motivi. I soft bounce appaiono a causa di errori temporanei come una casella di posta piena o un server sovraccarico di posta. Potrebbe quindi valere la pena inviare nuovamente la posta all'indirizzo in un secondo momento. Gli Hard bounces invece sono errori permanenti come indirizzi di posta inesistenti. E questi non vanno sottovalutati, perché qui sta il problema in dettaglio.
La distinzione, se un ritorno è un soft bounce o un hard bounce è possibile con il codice di stato che il server ricevente della posta invia al server mittente. Se questo codice inizia con un 4, è un rimbalzo morbido, inizia con un 5, è un rimbalzo grave, un errore permanente. Se questo errore appare a causa di un difetto tecnico, è possibile che alla fine venga risolto e che l'indirizzo di posta corrispondente sia nuovamente disponibile.
Chi pensa di poter ignorare semplicemente un rimbalzo duro cade in una trappola pericolosa: molti fornitori di servizi Internet (ISP) e produttori di filtri anti-spam osservano la cosiddetta frequenza di rimbalzo, vale a dire la percentuale di messaggi respinti come hard bounce. Se questa frequenza è troppo alta, si sospetta che il mittente non lavori correttamente e non mantenga curati gli elenchi di indirizzi, o che addirittura invii spam. Nel peggiore dei casi, il mittente sarà completamente bloccato.
Per questo vi diamo i seguenti consigli:
• Mantenete i vostri elenchi puliti e rimovete immediatamente i bounce, nel migliore dei casi automaticamente. Al più tardi, dopo il terzo rimbalzo, l'indirizzo corrispondente dovrebbe essere scomparso dalla tua mailing list.
• Se non siete certi che si tratti di un rimbalzo forte o di un rimbalzo morbido, rimovete l'indirizzo dalla mailing list.
• Assicuratevi che la vostra frequenza di rimbalzo non superi mai l'1 percento.
• Utilizzate sempre la procedura Double Opt-In per registrare nuovi destinatari.
Mantenete sempre pulite le vostre liste, rimuovete immediatamente i rimbalzi e pensate di essere al sicuro? Purtroppo no, perché ci sono ancora le cosiddette “trappole dello spam”. Le Spam-Trap sono indirizzi e-mail utilizzati, tra gli altri, dagli ISP e dagli operatori delle Black list per identificare potenziali spammer. Trappole spam riciclate (recycled Spam-Traps) sono indirizzi e-mail di persone reali che sono state disattivate a un certo punto. Da sei a dodici mesi dopo la disattivazione, questo indirizzo può essere riattivato come trappola di spam. Dato che in questo periodo abbastanza lungo, da questo indirizzo di posta elettronica non avviene nessuna comunicazione, gli ISP e operatori della lista nera danno per scontato che il mittente di messaggi indirizzati a questi indirizzi non mantenga i suoi elenchi di indirizzi sufficientemente puliti, che per esempio non elimina i rimbalzi duri e mettono il mittente sulla lista nera. Una forma speciale di Spam-Trap sono trappole spam incontaminate, indirizzi di posta che non vengono mai utilizzati per la comunicazione, ma vengono solo pubblicati su Internet come esca. Le trappole di spam incontaminate sono solitamente trovate dai cosiddetti Harvester (mietitori), programmi che cercano automaticamente il World Wide Web per gli indirizzi e-mail che vengono successivamente venduti.

Una volta finiti su una lista nera, è molto difficile sbarazzarsi di questa cattiva reputazione. Cosa potete fare, per non finire su una lista nera come mittente? Seguendo questi suggerimenti, almeno ne minimizzate il rischio:
• Rimanete lontani da elenchi di indirizzi acquistati o noleggiati
Non inviate mai mail a indirizzi da liste acquistate e noleggiate. Questo è già discutibile a causa del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, e in ogni caso fa male alla deliverability e potrebbe farvi finire su una Black list.
• Non più e-mail agli indirizzi con hard bounces
Rimovete i rimbalzi duri dalle vostre liste al più presto possibile. Gli indirizzi e-mail non validi potrebbero diventare nuovamente attivi, in quanto le trappole dello spam si diffondono dopo un po 'di tempo e vi fanno apparire su una lista nera. Una frequenza di rimbalzo troppo elevata vi farà sembrare degli spammer e il destinatario potrebbe decidere di non accettare più le vostre e-mail.
• Attenzione alle e-mail agli indirizzi senza risposta:
Anche con gli indirizzi di posta che non hanno risposto alle vostre mail per un lungo periodo, dovreste essere almeno attenti. Nel peggiore dei casi, non ci sono veri destinatari, sono quindi Spam-Trap, e nel caso più innocuo, ci sono contatti che cancellano le vostre mail non lette o le spostano nella cartella spam. Tutto ciò danneggia la vostra reputazione come mittenti. Questo succede soprattutto con le newsletter dei consumatori.
• Comunicate regolarmente
Gli indirizzi di posta ai quali non avete scritto per più di sei mesi, potrebbero essere diventati trappole di spam senza che ve ne accorgete, perché non avete registrato nessun Hard bounce. Prestate particolare attenzione agli elenchi di indirizzi che non sono stati utilizzati per un lungo periodo.
The Certified Senders Alliance, un progetto whitelist dell'associazione Internet eco e.V. in collaborazione con la German Dialogue Marketing Association (DDV), richiede nei suoi criteri un tasso di Hard bounce dell'1% massimo. Affinché i rimbalzi e la gestione dei rimbalzi non diventino affatto un problema, gli esperti di mailing CSA consigliano inoltre di utilizzare sempre la procedura Double opt-in quando si registrano nuovi destinatari. I criteri di ammissione completi della CSA sono disponibili qui: https://certified-senders.org/wp-content/uploads/2017/07/CSA_Admission_Criteria.pdf
Ufficio Stampa
Katja Schoenafinger
 TEMA Technologie Marketing AG (Leggi tutti i comunicati)
52074 Aachen Italia
schoenafinger@tema.de
Allegati