Beetlejuice di Tim Burton risplende grazie alla tecnologia della telecamera VENICE 2 di Sony
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
L'attesissimo sequel del classico cult Beetlejuice che ha affascinato il pubblico con le sue immagini straordinarie ed eteree, è stato reso possibile, tra l'altro, grazie alle avanzate funzionalità della telecamera VENICE 2 di Sony. Diretto da Tim Burton con il direttore della fotografia Haris Zambarloukos, BSC, GSC, il film fonde perfettamente la nostalgia con una cinematografia innovativa, riportando in vita lo stravagante mondo dell'aldilà.
I fan dell'originale hanno avuto il piacere di vedere i personaggi più amati insieme a volti nuovi, il tutto esaltato dalla notevole qualità dell'immagine e dai colori vivaci offerti da VENICE 2. Il film ha raccolto elogi per la sua capacità di creare un'esperienza ricca e coinvolgente che rimane fedele al fascino eccentrico del primo capitolo.
Il direttore della fotografia Haris Zambarloukos, BSC, GSC ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, dichiarando: "Mi piace molto l'aspetto cromatico del Sony VENICE 2, penso che sia ottimo nella resa dei colori".
Haris ha scelto di utilizzare la modalità di scansione full frame 8,6K 3:2 open gate della fotocamera con gli obiettivi Panavison Ultra Panatars e Ultra Panatar II. Gli Ultra Panatar sono vecchi obiettivi anamorfici 1,3x che utilizzano elementi cilindrici per la messa a fuoco, che conferiscono un aspetto davvero unico. Originariamente progettati per la pellicola, se utilizzati con la modalità 3:2 di VENICE 2, il rapporto d'aspetto finale è 1,85:1.
Per Beetlejuice Beetlejuice, Haris e il dipartimento della macchina da presa hanno effettuato molti test, sperimentando ogni tipo di tecnica, alcune delle quali sono state inserite nel film, altre no.
"Si è costantemente alla ricerca di nuovi modi per creare immagini interessanti", dice Haris. "Ero curioso di vedere se nel nostro flashback, dove Beetlejuice incontra Dolores sua moglie... tutto ambientato in questa specie di gotica luce di candela, che tipo di infrarossi sarebbero stati emessi dalle candele e illuminando la scena solo con le candele e girandola in bianco e nero a infrarossi...".
In una sequenza memorabile Astrid, interpretata da Jenny Ortega, è frustrata quanto accade in famiglia. Fa un giro in bicicletta per Winter River, la pittoresca cittadina che circonda la casa originaria della famiglia Deetz, e lungo la strada accade qualcosa di inaspettato. Haris aveva preso in considerazione l'idea di utilizzare armi russe e altre apparecchiature di localizzazione grandi e complesse per seguire Ortega in bicicletta. Ma ha ritenuto che non fosse adatto a questo film, piuttosto voleva creare un'atmosfera euforica e coinvolgente. Quindi, per questa scena ha scelto di montare il Sony FX3 su un piccolo gimbal attaccato alla bicicletta di Ortega e su una bici elettrica per le riprese di tracking.
Haris era consapevole che, sebbene sulla carta le specifiche della Sony FX3 fossero leggermente inferiori a quelle della Sony VENICE 2, ha ritenuto che la FX3 funzionasse perfettamente per queste particolari riprese. Dato che entrambe le fotocamere hanno uno spazio colore molto simile, le differenze non sono state rilevanti. "Lo spazio colore delle due fotocamere è molto simile", afferma Haris, "e sono consapevole di trovarlo più fastidioso quando è sbagliato rispetto a qualsiasi altra cosa, come il numero di pixel e così via".
La combinazione tra lo stile caratteristico di Burton e la tecnologia all'avanguardia si è rivelata una formula vincente, in grado di attirare sia i fan di lunga data che i nuovi spettatori.
Mentre Beetlejuice continua a incantare il pubblico di tutto il mondo, gli spettatori possono aspettarsi un piacevole viaggio che mostra la magia del cinema resa possibile da Sony VENICE 2 e FX3.
Per saperne di più sulle riprese di Beetlejuice su Sony, vedere qui: pro.sony/Beetlejuice e per seguire Sony su Instagram andare su: @sonyprofilmmaking