Glucagone spray, per Diabete Italia migliora la qualità della vita nei pazienti diabetici
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Lo scorso 24/10/2023 in Gazzetta Ufficiale veniva spostato il farmaco BAQSIMI (glucagone spray) in fascia C, a condividere le preoccupazioni per questa scelta è stato il Presidente di Diabete Italia, l'Ing. Stefano Nervo sottolineando come l'arrivo del farmaco in questione aveva determinato un notevole miglioramento delle condizioni di integrazione delle persone con diabete nel mondo del lavoro e soprattutto nel mondo della scuola, agevolando in modo determinante il reinserimento dei minori con diabete nell'ambiente scolastico. Il Presidente chiedeva di reinserire il farmaco in fascia A o almeno di valutare la possibilità di mantenerlo rimborsabile per i soggetti con diabete in età scolastica.
"Questo indiscutibile miglioramento - spiegava il presidente scrivendo all'AIFA e dunque al Direttore Generale la Prof.ssa Anna Rosa Marra, al Presidente Prof. Giorgio Palù e al Ministro della Salute Prof. Orazio Schillaci - è legato in maniera inscindibile e diretta alla modalità di somministrazione di questo farmaco salva vita rispetto alle precedenti formulazioni.
Poter somministrare il farmaco per via nasale piuttosto che con una iniezione intramuscolo è percepito dagli operatori scolastici (ma anche dai referenti per le attività sportive e lavorative) come un grande sgravio di responsabilità circa il possibile necessario intervento in urgenza in caso di ipoglicemia e questo ha agevolato notevolmente la possibilità di partecipazione a tutte le attività da parte dei bambini con diabete, gite scolastiche e attività culturali e sportive comprese, oltre a garantire un'assistenza tempestiva in caso di necessità. Il glucagone iniettabile, pur rappresentando una valida alternativa farmacologica, non lo è per quanto riguarda l’utilizzo del farmaco nell’ambito dei percorsi di gestione del diabete al di fuori dell’ambiente clinico o della ristretta cerchia familiare.
Il fatto poi che il farmaco Baqsimi resterà comunque dispensabile in Italia anche se a pagamento in fascia C, visto l’ingente costo dello stesso, provocherà come troppo spesso accade, disuguaglianze legate alle possibilità economiche delle singole famiglie".
Sono 940 le persone che in forma anonima, da quasi tutte le regioni italiane, hanno compilato un questionario e con ogni probabilità sono state motivate alla compilazione le persone che vivono in regioni in cui il farmaco risulta ancora a pagamento, sebbene anche residenti di regioni che ad oggi dovrebbero ricevere gratuitamente il farmaco segnalano di averlo acquistato autonomamente: il 63% delle persone afferma di ritenere che sia un farmaco indispensabile; il 33% afferma di acquistarlo specificatamente per la scuola o comunque per ogni ambito in cui è necessario per il minore; il 10,7% lo acquista per la propria autonomia ed un restante 5,4% lo acquista per poter gestire più agevolmente un famigliare non autosufficiente.
Circa il 2,4% del campione afferma di acquistarlo perché la procedura richiesta dalla propria regione per averlo in esenzione è troppo complessa.
Senza il Glucagone spray le persone hanno dovuto modificare la propria quotidianità rinunciando a gite, impegni lavorativi o altro e quel che è peggio è che se si guarda al futuro, la situazione appare ancora più complessa.
Dato estremamente rilevante: l'intero campione che è tornato necessariamente al glucagone iniettivo a scuola sta nuovamente riscontrando problemi di inserimento, un aspetto che penalizza la vita scolastica dei bambini.
Inascoltato il primo appello, ne è arrivato un nuovo a firma dello stesso Nervo, del Vice Presidente Marcello Grussu e del Vice Presidente il Dottor Fabiano Marra, lo scorso 16 febbraio per Diabete Italia, rete associativa di 142 associazioni su tutto il territorio nazionale, oltre che a nome di tutti i pazienti malati di diabete, poichè il ritorno di questo farmaco in regime di rimborsabilità nazionale avrebbe un impatto significativo sulla gestione sociale, in particolare per la gestione scolastica dei minori e delle persone non autosufficienti in generale. A tale proposito Diabete Italia si augura un riscontro a breve termine.