Massimo Tagliata, nasce a Siracusa nel 1973, inizia da giovane questo percorso, in giovane età musicista professionista. Collabora da vari anni con Marco Fabbri.
Passa dal jazz al tango e ad altri generi con una maestria unica, il suo curriculum artistico è immenso grazie alla bravura da fanciullo sino ai nostri giorni.
Buona sera Maestro Tagliata, stasera faremo un excursus su ciò che è stata la serata di ieri in quel di Monghidoro, dove la si è vista personaggio clou della serata per le sue alti doti musicali.
Ci potrebbe ragguagliare su come si è svolta questa magnifica esperienza musicale?
Questo festival, è stato organizzato in tre serate, diretto dal direttore artistico Marino Lorenzini.
Il quale, oltre ad essere un mecenate della musica ed in particolar modo della fisarmonica è stato anche sindaco di Monghidoro, sull'appennino bolognese. Nell’ambiente musicale è conosciuto come il sindaco di Monghidoro, anche se ormai non lo è più, poiché è in pensione, egli si diletta ad organizzare delle manifestazioni musicali molte carine, dove mette a proprio agio i musicisti.
Questo concerto su cosa era imperniato?
Serata dedicata al tango argentino, in collaborazione con un altro musicista che è un mio collaboratore da vecchia data: Marco Fabbri, che ha suonato con me ieri sera, un percorso a zig zag, raccontando un po' la storia del genere musicale con un repertorio, che è partito dai primi del ‘900 ad Astor Piazzolla, oltre altri generi. La serata di ieri, ha snocciolato raccontando molto della mia vita, della mia storia. Poiché, vado a suonare delle melodie da quando ero un ragazzino, racconto molto di me, e la gente sente al di là della bravura quei sentimenti che fanno vibrare l’anima. Serate che piacciono molto perché sono vere e sincere. Serata freschina, perché in collina, ma calda col cuore del pubblico.
Ringrazio sempre, il Comune di Monghidoro, suono tutti gli anni o per accompagnare altri artisti o da solo come solista, ciò che invoglia è anche il calore , l'accoglienza che ricevono i musicisti sulle colline bolognesi, che mette a proprio agio il proprio estro artistico.
In questa magnifica serata, mi sono esibito sia come fisarmonicista che pianista con il mio collaboratore Marco Fabbri, dove ho potuto sfoggiare la mia poliedricità musicale.
