35° ANNIVERSARIO PER LA MISSIONE DELLA CHIESA DI SCIENTOLOGY DELLA BERGAMASCA

Domenica 10 novembre, centinaia di Scientologist si sono radunati per festeggiare il 35° anniversario della presenza della Missione della Chiesa di Scientology in terra orobica.

In realtà, la presenza di Scientology a Bergamo è iniziata nei primi anni ’80, quando un piccolo gruppo di fedeli che frequentavano la Chiesa di Scientology di Milano decise di cominciare a diffondere in maniera stabile i principi di Scientology nella loro area.

Negli anni la comunità dei fedeli è cresciuta in maniera importante è con essa è cresciuto anche l'impegno sociale. Una missione ha il compito di far conoscere la religione di Scientology fornendo servizi informativi che aiutano una persona a compiere i primi passi di quel camminano di riscoperta e illuminazione spirituale che potrà essere continuato in una chiesa come quella che si può vedere a Milano.

A dare il benvenuto agli Scientologist e ai loro ospiti arrivati per la cerimonia è stata la sig.ra Marta Riva, da molti anni apprezzata guida della missione bergamasca.

Subito dopo il suo benvenuto ha preso la parola la sig.ra Nilupa, Warnakulasooriya, originaria dello Sri Lanka, ma da oltre 20 anni residente in Italia.  Per aiutare i suoiconcittadini ad affrontare le difficoltà dovute al vivere e lavorare lontani da casa ha scelto il codice morale di buon senso contenuto nell’opera La Via della Felicità: “Credo nei Valori contenuti ne La Via della Felicità che il sig. Hubbard ci ha donato: è un immenso regalo! Confido nel fatto che il Programma che state attuando con La Via della Felicità possa sempre essere disponibile per Tutti.”

Il secondo ospite, sig. Franco Ravaglioli, vicepresidente della Universal Peace Federation Italia, organismo non-governativo riconosciuto dall’ONU, ha parlato delle attività interreligiose che sono state avviate a Bergamo e che vedono impegnati rappresentanti di diverse fedi religiose, inclusa la Chiesa di Scientology. “Le religioni dovrebbero cooperare tra loro, ma anche lavorare insieme ai governi e alla società civile per costruire il mondo immaginato dai loro fondatori.” ha affermato Ravaglioli.

Il terzo oratore è stato il dott. Daniel Sigua, diplomatico e fondatore della prima agenzia di stampa latino-americana in Italia e in Europa. Grazie al suo impegno instancabile e alla sua contagiosa energia, sta ispirando molte persone a unirsi alla causa per un futuro in cui i diritti umani siano garantiti a tutti.

“Grazie alla Chiesa di Scientology” ha detto il dott. Sigua, “Oggi abbiamo una comunità più consapevole ed educata sui diritti umani grazie alle vostre risorse in lingua spagnola e ai materiali dedicati alla promozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.”

A chiudere gli interventi è stato il sig. Gabriele Riva, tenente degli alpini e molto attivo nella propria comunità bergamasca con iniziative di sociali e umanitarie che hanno generato un senso maggiore appartenenza e solidarietà tra i suoi concittadini. Il sig. Riva ha voluto ringraziare la comunità di Scientology della bergamasca per l’aiuto concreto che ha ricevuto in occasione della vista di 40 universitari che formano la corale dell’Università delle Filippine che si sono esibiti anhe in onore delle famiglie tragicamente colpite dal Covid, durante la pandemia.

Dopo la cerimonia, i presenti hanno potuto visitare la sede della missione che, oltre a essere il luogo in cui le persone cominciano il loro percorso di liberazione spirituale, è anche luogo di ritrovo dei volontari che da anni si impegnano in attività di informazione sui rischi derivanti dall’uso di droga, una delle attività che viene svolta da anni con continuità ed efficacia dal gruppo dei volontari della comunità bergamasca di Scientology.

Scientology è presente in Italia da 50 anni, le sue 13 chiese e 20 missioni si stanno prendendo cura del progresso spirituale di migliaia di persone di ogni età, ceto sociale e professione.

La prima Chiesa di Scientology venne istituita da un gruppo di fedeli nel 1954, a Los Angeles, e ora ci sono più di 11.000 chiese, missioni e gruppi in 167 paesi del mondo.