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Progettare spazi lavorativi razionali con le pareti divisorie da ufficio: un approccio strategico
Open space? Sì ma con giudizio
Un modello standard per il layout degli uffici oggi non esiste più. Ogni ambiente lavorativo deve adattarsi a bisogni e requisiti specifici e in continua evoluzione. Si va dagli uffici con spazi ampi, come gli open space e i call center, che possono includere anche aree polifunzionali, fino agli uffici a celle o alle sale riunioni con spazi più piccoli e funzionali.
Gli open space, in particolare, sono diventati un'icona di collaborazione e innovazione. Nella realtà non è proprio così. Secondo uno studio della Harvard Business School, riportato dal magazine Elle l’elenco delle criticità degli open space supera notevolmente quello degli aspetti positivi.
Spesso lavorare in ambienti grandi e aperti è associato a un aumento dei congedi per malattia e a una diminuzione del benessere dei dipendenti. In particolare – come mette in evidenza lo studio -, i lavoratori riferiscono di essere più infelici, più stressati e meno produttivi in confronto a chi lavora in uffici con maggiore privacy. Addirittura i dati rilevano una diminuzione del 70% dell'interazione faccia a faccia e un aumento del 50% degli scambi via email e messaggistica.
Con i consigli di Progetto ufficio ecco i passaggi fondamentali per scelte ragionate utili a ottimizzare la funzionalità degli spazi e il comfort di chi ci lavora.
Il ruolo delle pareti divisorie
L’utilizzo di pareti divisorie da ufficio, può mitigare questi effetti. Le pareti divisorie possono infatti essere facilmente inserite nei luoghi di lavoro strutturati con spazi aperti, potendo creare zone più riservate. Sono altrettanto utili per la progettazione ex novo degli ambienti di lavoro. Dal design moderno e innovativo risolvono tutte le problematiche relative all’organizzazione della planimetria degli uffici. Realizzano un sistema di partizioni modulare e flessibile, offrendo un'alternativa alle tradizionali pareti in muratura o cartongesso. Queste soluzioni consentono di creare percorsi e spazi chiusi, quali stanze, archivi, sale riunioni e altro ancora.
Ma per progettare correttamente gli uffici è necessario seguire criteri specifici in linea con le necessità di utilizzo dei luoghi e scegliendo la tipologia di parete più adatta al contesto. Si comincia così.
Esigenze degli utilizzatori: il primo passo nella progettazione razionale degli spazi lavorativi è comprendere le esigenze degli utilizzatori. Questo include la valutazione del numero di operatori, le dinamiche di lavoro dei singoli o dei gruppi, nonché la valutazione dei percorsi, delle interazioni tra le persone e delle potenziali modifiche future al layout degli ambienti.
Pianta dell'edificio e normative: è essenziale valutare attentamente la pianta dell'edificio, insieme ai vincoli architettonici, impiantistici e normativi. E’ importante infatti rispettare le regole in materia di sicurezza, accessibilità, ricambio dell’aria e quantità di luce, ottimizzando l'utilizzo degli ambienti e garantendo una corretta distribuzione degli impianti elettrici e di comunicazione. Affidarsi a esperti nella progettazione è poi fondamentale. L'esperienza maturata nel corso degli anni è la chiave per un progetto di successo.
Migliorare l’acustica dei luoghi: numerosi studi dimostrano che l'intellegibilità e la pressione sonora delle conversazioni tra vicini di postazione rappresentano un disturbo tanto fastidioso da nuocere in termini di produttività e concentrazione. Gli uffici open space presentano sfide particolari, a causa delle diverse attività che vi si svolgono contemporaneamente, richiedendo un'attenzione specifica alla gestione acustica. Qui è fondamentale partire da una progettazione activity-based: è il primo passo per ottimizzare le condizioni acustiche negli uffici open space, separando le diverse attività in aree ben definite. Le pareti divisorie permettono di ridurre la diffusione del rumore, migliorando la privacy e creando ambienti di lavoro più confortevoli.
Tuttavia, l'attenzione alle problematiche acustiche non si limita solo alle pareti; esse infatti forniscono una prestazione di abbattimento acustico, ma possono causare problemi di riverbero, ovvero di riflessione del suono, specialmente se vengono utilizzate pareti vetrate. E’ possibile prevenire questa problematica prima del montaggio, con una simulazione acustica. Utilizzando un software dedicato si analizzano il volume ed i mq dei materiali presenti ottenendo il tempo di riverbero, e in base ad esso si interviene con la quantità di materiale fonoassorbente necessario a garantire un livello di comfort acustico adeguato.
Questa modalità consente di evitare test sul posto, molto più onerosi sia per il costo del tecnico acustico, sia perché svolgendosi in ambienti già arredati si rischia di dover intervenire nuovamente, con aggravio di costi ulteriori.
La scelta più adatta delle Pareti Divisorie
Le pareti divisorie sono disponibili in diverse tipologie, ciascuna con specifiche caratteristiche e vantaggi.
- Pareti divisorie cieche: queste pareti sono costituite da doppi pannelli che creano un'intercapedine interna atta a ricevere materassini fonoassorbenti, consentendo anche il passaggio di cavi ed impianti. Sono personalizzabili con varie finiture e offrono un'ottima flessibilità in termini di accessibilità agli impianti e di isolamento acustico.
- Pareti divisorie trasparenti o semitrasparenti: introdurre pareti divisorie in vetro o materiali traslucidi per creare divisioni visive senza sacrificare la luminosità e la sensazione di spazio nell'ufficio. Le pareti vetrate sono particolarmente apprezzate per la loro eleganza e trasparenza, che favorisce il passaggio della luce e la visione degli ambienti circostanti. Già in fase di progetto è importante valutare le problematiche di riverbero sonoro che l’adozione di questo materiale potrebbe causare.
- Pareti divisorie attrezzate: queste pareti sono complete di schiena e di tamponamenti verticali e orizzontali, offrendo non solo la divisione degli ambienti ma anche spazi integrati per l’archiviazione. Aggiungere funzionalità alle pareti divisorie, come librerie, vani per la conservazione di documenti, bacheche per appunti o addirittura superfici interattive per la collaborazione digitale, non solo ottimizza lo spazio, ma favorisce anche la produttività e la collaborazione tra i dipendenti.
- Pareti divisorie autoportanti: ideali per situazioni specifiche come altezze elevate o impossibilità di ancoraggio a soffitto, queste pareti sono progettate per essere installate senza la necessità di supporti strutturali esterni.
- Pareti divisorie scorrevoli e manovrabili: queste pareti consentono di creare aperture molto ampie e offrono flessibilità di utilizzo e gestione, adattandosi alle esigenze mutevoli degli spazi lavorativi. La soluzione ideale per chi desidera mantenere spazi aperti e rispettare esigenze di privacy, quando serve.
Vantaggi delle pareti divisorie da ufficio
- Flessibilità e adattabilità: le pareti divisorie consentono di creare spazi personalizzati e flessibili, adattabili ai possibili cambiamenti delle aziende.
- Risparmio di tempo e costi: rispetto alle pareti tradizionali in muratura o cartongesso, l'installazione delle pareti divisorie è più rapida e meno invasiva, riducendo i tempi di cantiere e i costi di manutenzione.
- Ispezionabilità e manutenzione: le pareti divisorie consentono l'accesso ai cavi e agli impianti senza la necessità di demolire o rimuovere parti della struttura, facilitando le operazioni di ispezione e manutenzione.
- Pareti divisorie eco-sostenibili: si possono utilizzare materiali riciclati o riciclabili per la costruzione delle pareti divisorie che può ridurre l'impatto ambientale, ma anche aggiungere un tocco di originalità e sostenibilità all'ufficio. Ad esempio, pareti realizzate con pannelli di cartone riciclato o legno proveniente da fonti sostenibili.
- Insonorizzazione: le pareti divisorie consentono in generale di limitare il fastidio provocato dal rumore e per prestazioni ancora più efficaci si può optare per l’insonorizzazione delle stesse. Per le pareti cieche, vengono utilizzati materiali come la lana di roccia o il materiale plastico alveolare, mentre per le pareti vetrate si suggerisce l'utilizzo di vetri stratificati o doppi vetri sigillati per garantire un'elevata prestazione di abbattimento acustico.
Il ruolo fondamentale di queste installazioni multifunzione: trasformare l'ambiente lavorativo in uno spazio più funzionale e adatto alle esigenze dei dipendenti attraverso una progettazione attenta alle esigenze degli utilizzatori.
E non solo in ufficio. Proprio così, la ricetta “pareti divisorie” si può esportare anche nelle abitazioni. Se la famiglia cresce, per creare un’altra stanza o un ambiente studio, per razionalizzare l’utilizzo degli ambienti di casa e per dare anche un tocco di modernità e di design agli spazi domestici.
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