Spettacolo
IL CHRISTMAS TIME È UN SALISCENDI DI EMOZIONI CHE SI MISURANO… IN ASCENSORE: ECCO LE 7 SCENE PIÙ ICONICHE TRATTE DAL MONDO DEL CINEMA
“L’ascensore è il contenitore di tutti gli imbarazzi”: con queste parole il noto aforista Fabrizio Caramagna definisce l’elevator che, soprattutto in occasione del periodo natalizio, ormai alle porte, si trasforma in un contesto in cui le emozioni prendono corpo nella loro forma più pura. In che modo? Grazie ad una delle tipologie più rappresentative di arte moderna, ovvero il cinema. Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte da Espresso Communication per conto della multinazionale KONE e, nello specifico, da una serie di film e opere cinematografiche d’autore che risultano nei cuori e nelle menti di grandi e piccini. Il primo della lista? “Natale in India” con i due protagonisti, ovvero Massimo Boldi e Christian De Sica, che si incontrano per la prima volta in una clinica, più precisamente all’interno di un ascensore per via di un guasto tecnico. Ed è proprio in quel momento che l’elevator diventa culla di sensazioni contrastanti e, soprattutto, contesto di una delle scene più iconiche dell’intero film: da un lato c’è Massimo Boldi, estremamente calmo e razionale, mentre dall’altra parte ecco De Sica, colpito da un improvviso attacco di panico. I due attori, giunti entrambi in ospedale per assistere al parto delle rispettive mogli, fanno conoscenza e si rincontrano anni dopo durante la vacanza natalizia in India. Lì si ricorderanno del loro primo incontro e, sospettando che i loro figli possano essere stati scambiati poco dopo la nascita per via della svista di un’infermiera. Il tutto si risolverà poi in perfetto stile cinepanettone, ovvero con un test di paternità manipolato. Il viaggio alla scoperta delle emozioni più rappresentative del periodo natalizio a misura di ascensore prosegue con “Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York”: infatti, nella celebre commedia del 1992, il protagonista Kevin, interpretato da Macaulay Culkin, riesce a scappare dagli addetti alla sicurezza del Plaza Hotel di New York, scivolando rocambolescamente nell’ascensore del lussuoso albergo.
E ancora, ecco un altro grande classico, ovvero “Elf – un elfo di nome Buddy”: per l’occasione l’attore protagonista, Will Ferrel, parte dal Polo Nord alla volta di New York per conoscere il suo vero padre dopo aver ricevuto la confessione da parte di quello adottivo. Una volta giunto alla casa editrice in cui lavora, prende l’ascensore per raggiungere il piano corretto e, all’interno della cabina, viene sorpreso da un mix di emozioni tra cui eccitazione e felicità, ma, allo stesso tempo, anche stupore. Il motivo? Rimane senza parole nel momento in cui scopre che i pulsanti presenti in cabina si illuminano e, una volta cliccati tutti, formano un gigantesco albero di Natale. L’intento poi di Ferrel, denominato Buddy nel film, sarà quello di ricostruire il rapporto con il genitore, facendo in modo anche di toglierlo dalla lista dei cattivi di Babbo Natale. L’elevator, quindi, non risulta solo ed esclusivamente un’innovazione tecnologica fatta di materiali sostenibili, bensì un contesto dal fascino suggestivo grazie al mondo del cinema. Ulteriori considerazioni in merito giungono da un esperto del settore, ovvero Sergio Alvarez, Marketing Manager, di KONE Italy & Iberica, realtà di spicco a livello globale per la realizzazione di elevator intelligenti e performanti: “Non esiste periodo migliore del Natale per mettere in risalto i nostri amati elevator con una chiave di lettura più leggera e simpatica. Del resto si sa che in un ascensore tutte le emozioni divengono più intense e il cinema, sotto questo punto di vista, ci ha regalato e continua a regalarci momenti e scene che restano nei nostri cuori e in quelli delle nostre famiglie proprio grazie alle sensazioni loro associate”.
Fanno seguito alle parole di Alvarez, ulteriori esempi di film natalizi che mettono in mostra il montacarichi in quanto contesto capace di catturare sensazioni forti e indimenticabili. Sotto questo punto di vista, a Natale, non poteva di certo mancare l’amore grazie a opere cinematografiche come “Serendipity” dove un ascensore si mette in mezzo al primo potenziale appuntamento tra John Cusack e Kate Beckinsale. Infatti, i due innamorati, si sono affidati al destino per approfondire o meno la loro conoscenza in pieno periodo natalizio. Entrando più nel dettaglio, John e Kate si trovano nella hall di un hotel di lusso a New York e si promettono di iniziare a conoscersi solo se, una volta saliti su due ascensori diversi, si ritroveranno allo stesso piano. Ed entrambi scelgono il piano 23, ma John, divenuto anche impaziente, viene rallentato da una serie di imprevisti, tra cui un bambino che gioca con i pulsanti presenti in cabina, arriva in ritardo e perde la possibilità di conoscere meglio Kate. Tuttavia, i due diventeranno una coppia di fatto qualche anno dopo. L’amore sboccia in ascensore anche in un altro film molto conosciuto, “A Christmas Kiss”, grazie al bacio passionale tra Laura Breckenridge e Brendan Fehr. Può per caso mancare la paura in questo emozionante viaggio nel mondo degli ascensori di Natale? Assolutamente no: ecco, infatti, “Merry Christmas”, in cui l’amatissimo Christian De Sica, in veste di pilota d’aerei, conduce una doppia vita. Infatti, porta avanti ben due famiglie. Solo che un ascensore dell’aeroporto di Amsterdam gli gioca un brutto scherzo perché accidentalmente si ritrova in cabina con entrambe le mogli e, anche se per poco, riesce a evitare la figuraccia. Per ultimo, ma non meno importante, non poteva mancare nella lista “Un Bacio Prima di Natale”, in cui il protagonista è Ethan Holt, un dirigente del settore immobiliare stanco e annoiato dalla propria vita. Esprime, quindi, un desiderio per stravolgere la sua esistenza a 360°: invece che rimanere bloccato in ascensore per ore insieme alla donna, Joyce, che poi è diventata sua moglie, chiede di arrivare in tempo al piano desiderato e, di conseguenza, si sveglia la mattina del 1° dicembre in un mondo in cui è vice presidente, non è sposato e non ha figli. E non solo, è persino in lotta con la stessa Joyce per un progetto e, per riconquistare la sua vecchia vita, dovrà darle prova entro Natale di essere l’uomo della sua vita.
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