Napoli: quando il cuore non basta!

NAPOLI – DESTINO E… DEA BENDATA. Il cuore, l’abnegazione, le motivazioni, le qualità tecniche di una squadra, se la Dea Bendata ti volge le spalle, sono ininfluenti sulle proficue prestazioni sportive.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

 

LA PROGRAMMAZIONE DEL NAPOLI

Accade che il Napoli, forte di un’ottima programmazione a livello tecnico e di un allenatore di notevole spessore, inizia la stagione in modo brillante ed in campionato si posiziona ai primi posti della classifica fino a raggiungere il vertice della stessa in solitudine e con tre punti dui vantaggio sul Milan secondo.

AL’IMPROVVISO COSA ACCADE?

Allora cosa accade? Sembrava, finalmente, che la squadra azzurra potesse coronare un sogno durato più di trenta anni, ma … non aveva fatto i conti con l’imponderabile con la Dea Bendata alias ‘’Fortuna’’ che è una figura della religione romana ed è la Dea del caso, del destino festeggiata come come Fors Fortuna.

Si, proprio quel destino che indica, da illo tempore , un’altra strada al Club Azzurro, una via molto distante da successi in campo nazionale ed internazionale.

I MOLTISSIMI INFORTUNI CHE HANNO FALCIDIATO LA SQUADRA AZZURRA

Nonostante i numerosi infortuni, capitati ai titolarissimi calciatori azzurri, proprio alla vigilia di match importanti e difficilissimi per la notevole caratura degli avversari, gli uomini di Spalletti, ovvero le seconde scelte, non hanno demeritato.

NAPOLI VS INTER

A San Siro, contro l’Inter e nel finale di gara, dopo una onsta partita disputata, il destino o meglio la Fortuna, improvvisamente, ha abbandonato gli azzurri in occasione di un colpo di testa di Mario Rui, parato miracolosamente da Handanovic ed ,all’ultimo secondo di gara, Mertens, autore di un Eurogol che aveva accorciato le distanze dalla squadra nerazzurra, ha sbagliato la più facile delle realizzazioni.

CONTRO IL SASSUOLO

Con il Sassuolo, invece, la Fortuna ha lasciato il compito all’arbitro Pezzuto che si è eretto protagonista, decisivo per un pareggio che, forse, ha penalizzato oltre modo il Napoli.

ED ARRIVA L’ATALANTA

Ma non basta, arriva l’Atalanta al Maradona e la partita viene considerata, giustamente alla vigilia, un gara estremamente difficile per la compagine partenopea. I pronostici indicavano una vittoria schiacciante per gli uomini di Gasperini.

In campo, invece, si è visto il Napoli tenere testa alla quotata squadra avversaria al punto che, ad inizio del secondo tempo ed in rimonta, realizza il gol del momentaneo vantaggio con Mertens.

IL NAPOLI DI PIU’ NON AVREBBE POTUTO FARE

Di più non avrebbe potuto fare la formazione azzurra alla quale il destino ha continuato ad indicare la stessa strada. Di fronte ad un possibile risultato clamoroso, ha messo il Napoli definitivamente out con l’ennesimo infortunio occorso a Lobotka.

CHE GLI DEI SI RICORDASSERO DI NAPOLI!

Con la speranza che i Dei si ricordino di un popolo che ha un …sogno nel cuore, Spalletti continuerà ad indicare ai suoi calciatori una strada sempre VINCENTE,  percorribile all’insegna del gioco, dei risultati e della onestà sportva che ha sempre contraddistinto, società, giocatori ed allenatori.

ANCHE SACCHI DA MERITO AL NAPOLI

A testimonianza di quanto scritto, Arrigo Sacchi, ex allenatore e commissario tecnico della Nazionale, nel suo consueto commento per La Gazzetta dello Sport ha analizzato anche Napoli-Atalanta:

“Il Napoli è stato sconfitto dall’Atalanta perché ha pagato le tante assenze. E comunque ha lottato fino in fondo. I ragazzi di Spalletti non sono a fine corsa. Hanno qualità, hanno una buona manovra, hanno coraggio e dunque si possono risollevare. L’importante è assorbire questa ferita senza fare drammi e cercando di capire gli errori”.

Vincenzo Vitiello pr ReteCalcio.Net

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