Il Cavaliere Gianfranco Pastore salva una vita umana, decisivo il suo intervento...
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Cav. Gianfranco Pastore
Il curriculum di Gianfranco Pastore e immenso, possiamo solo dire alcune, per ricordare i suoi innumerevoli impegni come: Membro d’Onore presso la fondazione internazionale Papa Clemente XI Albani nel 2020; Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana 2016; Operatore salvatore Accademy BLS – D Brevetto defibrillatore 2015; Consigliere di circoscrizione di Borgovilla – Patalini, addetto alle problematiche afferente alle questioni di sicurezza dei cittadini di Barletta (prot. 76211/GWB) 2011; Coordinatore Circoli Sviluppo e Legalità (attività volte alla promozione della legalità, dello sviluppo umano, sociale, economico 2008; proposta di Medaglia al Valore Civile da parte dell’amministrazione del comune di Barletta 2001.
L’ITALPOL vigilanza, presso la stazione di Bologna, la vede un ottimo coadiutore nel lavoro di tutti i giorni per questo servizio, come si svolge la sua attività lavorativa?
La mia attività, presso questo ente per il servizio che si svolge è qualcosa di molto presente nella stazione di Bologna, ogni giorno ci confrontiamo con varie situazioni, che possono variare dall’aiutare persone in difficoltà che ci chiamano per vari motivi, allo sventare atti delinquenziali. Poiché, ci si trova difronte ogni giorno con persone con problematiche che possono essere di: droga, prostituzione, delinquenti di vario genere, che come detto in precedenza vanno fermati, quindi il range di lavoro è molto vasto, pericoloso, e soprattutto si devono avere nervi saldi per un buon discernimento sul lavoro, e un cuore aperto al prossimo.
Il suo curriculum di merito è talmente pregno, che a stento possiamo riferire tutti i suoi grandi interventi, vista la grande mole, ma ancora una volta da integerrimo qual è nel lavoro, la vediamo partecipe di un evento dove ha reso il suo servigio per aiutare un’altra persona in difficoltà, ci può raccontare qualcosa in merito?
Purtroppo sono cose che succedono ogni giorno, ci sono eventi come questo per cu devi essere preparato e pronto, ma di sicuro oltre alla preparazione è qualcosa che nasce dentro di me, senza pensarci un attimo quando si verificano queste situazioni, so nel mio intimo di dover agire nel bene comune della collettività. Il giorno 13/ 09/2024 alle ore 12,10, mentre presiedevo insieme alla collega Viteritti l’atrio centrale della stazione di Bologna, una donna si avvicinava frettolosamente con uno stato ansioso verso di noi, per segnalarci che nel sottopasso vi era un passeggero a terra in preda a un malore, il quale sembrava non si movesse più. All’istante ci recavamo io e la collega nel sottopasso dove si trovava il soggetto in preda (per mia conoscenza) a un malore cardiaco. Quindi, con la mia preparazione, iniziavo il primo intervento di soccorso col massaggio cardiaco, mentre la collega chiamava i soccorsi e la Polfer. Dopo 30 massaggi cardiaci, non dava ancora segni di reazione, la situazione era diventata tragica oltremodo, l’aria si tagliava come con la lama d’un coltello per la gravità, ma io non mi sono lasciato influenzare da nulla, mantenendo il mio self control ho continuato a rifare altri dieci massaggi cardiaci, nel mentre arrivava sul posto un medico di passaggio, all’improvviso il passeggero incominciò a rinvenire reagendo con lamenti dovuto al malore al petto per il fattore cardiaco. Alle 12,30 giungeva l’auto medica insieme ai soccorritori, i quali caricarono l’uomo e lo portarono in ospedale. Nel mentre, il medico presente, si congratulava con la mia persona per il mio operato senza il quale l’uomo non sarebbe rimasto in vita. Questo per me è la cosa più bella, quando si riesce con tutte le forze a salvare una vita umana è un miracolo unico.
Vedo dal suo curriculum che ha fatto molti corsi, tra essi vi sono anche quelli di pronto soccorso come primo intervento, dal corso alla realtà, quali emozioni si scatenano quando è faccia a faccia con dette problematiche?
Dalla teoria alla pratica dico che, è giusto per ognuno di noi avere queste conoscenze, esse ci aiutano in momenti critici ad affrontare con discernimento le problematiche e attivarci al meglio per salvare una vita umana. I corsi che ho seguito sono la base, senza la quale non avrei potuto salvare quell’uomo. Quindi dico a tutti con un messaggio che possa arrivare alla mente e ai cuori di seguire detti corsi, perché sono molto importanti. Molte sono le emozioni, che non si possono descrivere, perché variano da secondo a secondo nel mentre che si salva una vita.
Abbiamo notato che, il suo intervento è arrivato come notizia ai vertici lavorativi, cosa si aspetta in merito?
Non sono un eroe e non lo voglio essere, sono una persona comune, che mette se stesso avanti per salvare gli altri e lo faccio senza nessun fine e senza pensarci due volte. Ai vertici si è arrivata la notizia, ma la gioia immensa datami è che quella che la persona in questione si sia salvata.
Una carriera al merito per tanto bene fatto per il prossimo, cosa ne pensa la sua famiglia?
La mia famiglia è orgogliosa di me, perché sa come opero a livello lavorativo ed umano. Da capofamiglia devo essere un riferimento positivo e questo loro lo sanno e farò sempre in modo che sia un continuo d’insegnamento. Dono aiuto al prossimo, rischiando quotidianamente ogni giorno la mia vita per il prossimo, fiero di essere almeno credo, un buon esempio per tutti i miei colleghi ma soprattutto per il futuro.
Dott. S. De Vita
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