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Arte e Cultura

Alla Galleria Nuovospazio Artecontemporanea di Piacenza la prima personale di Tommaso Giusti

Nell'ambito della rassegna “Dell'umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia”, Galleria Nuovospazio Artecontemporanea di Piacenza presenta, dal 12 ottobre all'11 maggio 2024, “IL QUINTO QUARTO”, prima personale piacentina di Tommaso Giusti. Il progetto, promosso dall’Associazione culturale Ricognizioni sull'arte, è a cura di Loretta Molinari e Alessandro Mescoli.
Piacenza, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Nell’ambito della rassegna “Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia”, Galleria Nuovospazio Artecontemporanea di Piacenza presenta, dal 12 ottobre all’11 maggio 2024, “IL QUINTO QUARTO”, prima personale piacentina di Tommaso Giusti, a cura di Loretta Molinari e Alessandro Mescoli. L’esposizione sarà inaugurata sabato 12 ottobre alle 18.00. La rassegna ha ricevuto il patrocinio dalla Regione Emilia-Romagna.

“Dell’umana dimensione. Arte e Visioni contemporanee lungo la Via Emilia” è un progetto di rete promosso dall’Associazione culturale Ricognizioni sull’arte (www.ricognizionisullarte.it) che, riportando l’uomo al centro dell’interesse artistico ed umanistico, coinvolge le città e le provincie che si sviluppano lungo la via Emilia, fondamentale asse viario, ma anche direttrice di scambio culturale, di sperimentazione e conoscenza.

Le opere che compongono la mostra di Tommaso Giusti (Pavullo Nel Frignano, 1997) suggeriscono, tramite il loro aspetto “molle” e degradato, una riflessione sulla transitorietà dell'esistenza e sulla decomposizione fisica ma anche spirituale; dell’organico tutto, dell’uomo e di un’umanità scarnificata. L’artista sfida il concetto stesso di pittura e di tempo, evocando una potente riflessione sulla caducità della vita e sulla corruzione della carne.

Il percorso espositivo comprende una selezione di opere di varie dimensioni realizzate su tela con la particolare tecnica che Giusti ha affinato in questi ultimi anni e che prevede l’uso di olio, ossido e materia organica insieme.

Si legge nel testo di Alessandro Mescoli: «Giusti costringe il frequentatore delle proprie immagini a familiarizzare con la disgregazione come destino ineluttabile e con la bellezza inattesa che può scaturire da ciò che è abbandonato a se stesso e trascurato». A riguardo, dichiara ermeticamente Tommaso Giusti: «Nei miei dipinti, la morte è un espediente per far emergere le tracce della vita, che in qualche modo la vincono». Conclude la direttrice artistica di Nuvospazio Artecontemporanea, Loretta Molinari: «Siamo felici di ospitare il lavoro di Tommaso in questa prima personale piacentina, sicuri che sarà considerata come una mostra di rottura dai tradizionali linguaggi pittorici e molto apprezzata dai nostri collezionisti».

Il catalogo, disponibile in galleria, contiene una nota testuale di Alessandro Mescoli ed una prosa poetica dell’artista. L’esposizione è visitabile dal lunedì al sabato dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00, chiuso la domenica ed il giovedì pomeriggio. Domenica 27 ottobre la galleria sarà aperta dalle 10.00 alle 19.00. Per informazioni: T. +39 347 4096538, www.gallerianuovospazio.it.

Tommaso Giusti nasce a Pavullo Nel Frignano (MO) il 31 marzo 1997. Si diploma nel 2016 presso l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi (MO) nell’indirizzo Arti Figurative. Si iscrive quindi all’Accademia di Belle Arti di Venezia fino al 2019 per intraprendere poi un percorso artistico autonomo. Tra le mostre si segnalano la personale “Morari Lucem” (Gate 26A, Modena, 2020) e le collettive “Premio Combat Prize” (Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno, 2020, a cura di Kiki Mazzucchelli, Francesca Baboni e Lorenzo Balbi, con il patrocinio del Comune di Livorno in occasione di “Lucca Art Fair”), “Ultraromanticismo. Il post umano, tra inquietudini e abbandono” (Castello di Savignano sul Panaro, Modena, 2020-21, a cura di Ricognizioni sull’Arte, con testi di Mattia Cattaneo, Maria Chiara Wang, Giorgia Bergantin, Eleonora Brizzi, Alessandro Mescoli ed Enrico Turchi), “Ecce Homo - La pittura del profondo” (Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano, Modena, 2022, a cura di Alessandro Mescoli e Simona Negrini), “Noli me tangere. Dell’inviolabilità del corpo” (Villa Grimani Valmarana, Noventa Padovana, Padova, 2023, a cura di Barbara Codogno).

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