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Napoli, 1 Maggio 2013 – Consegna “Stelle al Merito del Lavoro”. Telecom Italia paga gli azionisti e licenzia i dipendenti

La consegna delle "Stelle al merito del Lavoro" cade in un momento di crisi dell'occupazione. Licenziati da Telecom 250 lavoratori...
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Napoli, 1 Maggio 2013 – Consegna “Stelle al Merito del Lavoro”
Telecom Italia paga gli azionisti e licenzia i dipendenti

Quest’anno la consegna della “Stella al merito del Lavoro” cade in un momento di grave crisi dell’occupazione: per il sottoscritto questo è un primo maggio da “licenziato in tronco attraverso un’e-mail” da Telecom Italia a seguito della “Truffa “ dell’accordo beffa con i sindacati per scongiurare i licenziamenti.
Invece i licenziamenti ci sono stati, e l’ 8 aprile i primi 250 lavoratori sono stati cacciati dall’azienda senza che questa si fosse nemmeno assicurata che avessero effettivamente maturato il diritto al pensione, che tra l’altro la legge Fornero alza a 67 anni compiuti . Altri 250 dipendenti in mobilità forzata aspettano l’esiguo assegno che dovrebbe corrispondere l’Inps, mentre per altri 2500 sono scattati contratti di solidarietà a stipendio ridotto.
3000 famiglie meno di un mese fa, nel più assoluto silenzio, sono andate ad aggiungersi a quella gran parte del Paese ormai in condizioni di povertà. Ma quali le ragioni di tutto ciò? La Telecom Italia non è un azienda in crisi, ma una società che per mantenere alti i profitti, e distribuire agli azionisti 450milioni di euro anziché 350 milioni di euro ha preferito sacrificare i propri dipendenti e risparmiare i costi con la delocalizzazione dei call center in Romania ed altri paesi dell’est, dove si parla di una paga oraria di 2 euro.
La delocalizzazione sta depauperando la nostra Repubblica ed in particolare quelle condotte attuate dalle grosse società multinazionali, che con mente certosina realizzano i loro ricavi dimenticando le bombe sociali e le varie ricadute correlate che genera questo modus operandi. Condotta che ad oggi ha portato all’aumento degli ammortizzatori sociali con ovvie ricadute sul Pil, all’aumento del tasso di disoccupazione, all’aumento del disagio sociale, in due parole: alla “crisi attuale”.
Un altro grande pasticcio all’italiana, che va ad affiancarsi a quello degli esodati ,che nasconde solo gli interessi di una grossa azienda di attaccarsi agli ammortizzatori sociali anche quando si producono utili e dividenti.


Eduardo Improta, Stella al Merito del Lavoro 2013
eduardo.improta@virgilio.it
http://www.chiprotesta.it/2013/04/25/telecom-paga-gli-azionisti-sacrificando-i-lavoratori/#more-1813
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