Maltempo, Confeuro: “Città italiane non pronte al cambiamento climatico”
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“Si scrive maltempo, si legge cambiamento climatico? Decisamente si. Nella giornata di ieri, infatti, Roma è stata colpita da forti precipitazioni, che hanno causato vari allagamenti stradali e crolli di alberature. Una perturbazione improvvisa, di grande potenza e che nel centro storico capitolino, ad esempio, avrebbe fatto cadere la stessa quantità di pioggia che mediamente si registra in un intero mese autunnale.
Insomma, una forma di maltempo anomalo, quasi di carattere tropicale, un evento meteorologico estremo, che deve essere analizzato adeguatamente e non può essere sottovalutato. Anzi, più in generale, siamo dell’opinione che purtroppo dovremmo abituarci a questo genere di fenomeni visto e considerato che i cambiamenti climatici sono già in atto ma le nostre città non sono affatto preparate a gestirli e a contenerne le conseguenze. L’auspicio, dunque, è che quanto accaduto nella Capitale non rimanga inosservato, e che le istituzioni decidano di avere finalmente un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico. Le azioni che i governi nazionali e locali possono intraprendere, infatti sono molteplici e possono influenzare significativamente l'efficacia della risposta globale al problema”.
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.